Pompi, il re del Tiramisù, taglieggiato dal cognato: arrestato

11/05/2025

Una spirale di minacce e violenza ha avvolto Roberto Pompi, affermato imprenditore romano noto come il “re del tiramisù”. A mettere fine al suo incubo sono stati i Carabinieri della compagnia di Castel Gandolfo, che hanno arrestato il cognato dell’uomo, Giovanni Chirra, 42 anni. Il fermo ha svelato una torbida vicenda di estorsione e intimidazioni ai danni dell’imprenditore e di sua sorella, una coppia che in passato aveva teso più volte la mano economicamente all’arrestato. Le minacce di Chirra non avevano risparmiato nemmeno una familiare disabile dell’imprenditore, costretta su una sedia a rotelle.

Giovanni Chirra, residente ad Albano e con una storia di problemi legati all’abuso di alcool e droghe, era già noto alle forze dell’ordine per precedenti reati contro il patrimonio. Nonostante percepisse la NASpI, l’indennità di disoccupazione, si era trasformato in una vera e propria ossessione per i suoi familiari. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti della Tenenza di Ciampino, Chirra era riuscito a estorcere all’imprenditore la considerevole somma di 80 mila euro e stava per impossessarsi di ulteriori 50 mila, denaro che, stando alle indagini, gli sarebbe servito per espatriare.

La vittima si era ritrovata in balia del cognato, al quale aveva persino offerto un’opportunità lavorativa nella sua azienda nel tentativo di aiutarlo. In un episodio particolarmente violento, il quarantaduenne aveva aggredito fisicamente la sorella, strattonandola e afferrandola per i capelli, nel tentativo di costringere il cognato a consegnargli il denaro richiesto.

Le violenze di Chirra, tossicodipendente, non erano un fatto nuovo per la sua famiglia. Anche la madre e la sorella avevano subito in passato i suoi comportamenti aggressivi, vivendo sotto la costante pressione delle sue richieste di denaro e delle sue violenze. Dopo la morte del padre, l’uomo si era trasferito a casa della madre, rendendole la vita domestica insostenibile.

Proprio per cercare di offrire un sostegno, Pompi aveva deciso di assumere il cognato nella sua azienda. Tuttavia, i continui atteggiamenti aggressivi e la sua indisciplina sul luogo di lavoro avevano portato a un inevitabile licenziamento per giusta causa. La coppia aveva inoltre cercato di aiutarlo economicamente fornendogli 30 mila euro per avviare un’attività, ma la somma era stata rapidamente dissipata dal quarantaduenne.

L’imprenditore si trovava ormai completamente sottomesso alle richieste del cognato, che ultimamente gli aveva intimato la consegna di 50 mila euro in contanti, minacciando, in caso di rifiuto, di coinvolgere esponenti della criminalità organizzata della Capitale.

Gli accertamenti bancari e patrimoniali condotti dai Carabinieri della Tenenza di Ciampino hanno confermato l’entità delle estorsioni. Da novembre scorso, l’imprenditore aveva versato all’uomo circa 80 mila euro, in parte tramite carte di pagamento intestate a Chirra, specificando nella causale “somme per la costituzione di una società”. Le indagini hanno rivelato due bonifici significativi: uno di 37.045,45 euro nel marzo 2025 e un altro di 36 mila euro.

Giovanni Chirra è stato trasferito nel carcere di Velletri, dove il Giudice per le Indagini Preliminari ha convalidato il fermo e disposto la misura cautelare, motivata dal concreto “pericolo di fuga” dall’Italia.

Ti è piaciuto l’articolo?

Condivilo su tutti i social e menziona RomaNews 24 – Le notizie da Roma in tempo reale

Potrebbero interessarti

Morte dopo liposuzione a Roma, tre indagati: si cerca la verità

Morte dopo liposuzione a Roma, tre indagati: si cerca la verità

Tre ore. È questo l’intervallo di tempo su cui si concentrano le indagini sulla morte di Ana Sergia Alcivar Chenche, 46enne ecuadoregna residente a Genova, deceduta a Roma il 15 giugno scorso dopo essersi sottoposta a un intervento di liposuzione in uno studio privato a Primavalle. Arrivata in buone condizioni di salute, Ana è stata […]

14/06/2025

Arrestato in Grecia il presunto killer di Villa Pamphili

Arrestato in Grecia il presunto killer di Villa Pamphili

È stato arrestato a Skiathos, isola greca delle Sporadi, Rexal Ford, cittadino californiano di 46 anni, accusato di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. L’uomo, individuato grazie alle tracce lasciate dal suo telefono cellulare e ai movimenti bancari, era arrivato in Grecia lo scorso 11 giugno con un volo diretto da Fiumicino. È ritenuto […]

14/06/2025

Svelata rete di pedofili: in carcere un geometra con la moglie e un’infermiera

Svelata rete di pedofili: in carcere un geometra con la moglie e un’infermiera

Un’indagine nata come un intervento a tutela di una donna vittima di maltrattamenti si è trasformata in uno dei casi più delicati su cui la Procura di Latina sta attualmente lavorando. Tre le persone finite in carcere con l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico: una infermiera caposala di 43 anni, in servizio presso l’ospedale Santa […]

13/06/2025

Garbatella, per sfuggire a un controllo dei carabinieri ingoia la droga e muore

Garbatella, per sfuggire a un controllo dei carabinieri ingoia la droga e muore

Una tragedia improvvisa ha scosso il quartiere Garbatella nel pomeriggio di giovedì 12 giugno, dove G.G., 32 anni, è morto sotto gli occhi dei carabinieri della stazione locale durante un controllo nell’ambito degli arresti domiciliari. Il giovane, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati agli stupefacenti, avrebbe ingerito della polvere bianca, presumibilmente cocaina, pochi […]

13/06/2025

Caso di Villa Pamphili, identificata la donna uccisa: era americana

Caso di Villa Pamphili, identificata la donna uccisa: era americana

Emergono dettagli inquietanti sulla tragedia di Villa Pamphili, dove sabato scorso sono stati trovati i corpi senza vita di una donna e di una bambina di soli sei mesi. Le indagini, condotte con riservatezza e determinazione, hanno portato a una prima svolta decisiva: secondo quanto riferito da Il Messaggero, la donna è stata identificata come […]

13/06/2025

L’ombra del racket dietro all’omicidio delle due escort rumene

L’ombra del racket dietro all’omicidio delle due escort rumene

Le indagini sulla morte di Denisa Maria Adas si tingono sempre più di giallo e di sangue. Gli inquirenti sono convinti che Vasile Frumuzache, il vigilante romeno reo confesso dell’uccisione di Denisa e di un’altra escort, Ana Maria Andrei, non abbia agito da solo. Le sue confessioni presentano numerose lacune, e le prove raccolte nei […]

13/06/2025

Il Tar annulla i Daspo per il saluto romano ad Acca Larentia: esulta CasaPound

Il Tar annulla i Daspo per il saluto romano ad Acca Larentia: esulta CasaPound

Il Tar del Lazio ha annullato 16 Daspo urbani emessi nei confronti di altrettanti partecipanti alla commemorazione di Acca Larentia del 7 gennaio 2024, durante la quale centinaia di militanti avevano eseguito il saluto romano durante il rito del “Presente!”. Il provvedimento, adottato dal questore di Roma e motivato con la violazione delle norme che […]

12/06/2025

Follia a Roma: per sfogare il nervosisimo 32enne picchia un disabile per strada

Follia a Roma: per sfogare il nervosisimo 32enne picchia un disabile per strada

Roma, domenica notte, una scena di violenza inaudita si è consumata davanti a una pizzeria d’asporto in via Baccarini. Un ventiquattrenne disabile, ipovedente e con mobilità ridotta, è stato brutalmente picchiato da un uomo mentre stava aspettando il suo ordine di fritti. La vittima, con il naso rotto e gravi traumi alla testa, è stata […]

12/06/2025

Si scava nel giardino del killer di Denisa alla ricerca di altre vittime

Si scava nel giardino del killer di Denisa alla ricerca di altre vittime

Monsummano Terme, in provincia di Pistoia, è al centro di una storia agghiacciante che coinvolge Vasile Frumuzache, una guardia giurata romena di 32 anni accusata dell’omicidio di due escort connazionali, Denisa Maria Adas e Ana Maria Andrei. I loro corpi furono ritrovati in un terreno vicino alla sua abitazione, a Montecatini, ma le circostanze dell’accaduto […]

12/06/2025