
Roma, giovane rapinata e ferita nell’androne di casa: arrestato un 47enne

Serata di terrore ai Parioli, dove una 28enne è stata aggredita, rapinata e ferita con un coltello nell’androne del proprio palazzo in viale Parioli. Erano circa le 23 di mercoledì scorso quando la giovane, rientrando a casa dopo una passeggiata con il cane, è stata seguita da un uomo a bordo di un motorino rubato. «Ho provato a entrare velocemente, ma lui mi ha sorpreso proprio davanti al portone», ha raccontato. La vittima è stata afferrata al collo, sollevata da terra e minacciata con una lama mentre l’aggressore, col volto coperto da un passamontagna, le intimava di consegnargli tutto ciò che aveva.
La ragazza, terrorizzata, ha ceduto la borsa mentre cercava di liberarsi dalla presa. Nel tentativo di divincolarsi è rimasta ferita all’orecchio da un colpo di coltello, prima che l’uomo si desse alla fuga. La scena si è consumata in pochi istanti, ma proprio in quel momento una pattuglia dei carabinieri della stazione Parioli, impegnata in un controllo nelle vicinanze, ha notato la giovane a terra sanguinante e ha dato l’allarme. Soccorsa sul posto dal 118 e dai condomini, è stata medicata per le ferite riportate e subito ha collaborato con i militari per ricostruire l’accaduto.
Le ricerche si sono concluse rapidamente grazie alla funzione “Trova il mio iPhone”, che ha permesso di localizzare il telefono all’interno della borsa rubata. L’uomo, un 47enne romano pluripregiudicato, è stato individuato in via Ruggero Fauro, seduto ai tavolini di un locale chiuso. Alla vista dei carabinieri ha tentato di disfarsi della refurtiva gettandola sotto alcune sedie, ma è stato subito bloccato. La giovane lo ha riconosciuto senza esitazione, avendolo visto a volto scoperto pochi istanti prima dell’aggressione.
Il coltello utilizzato, così come il motorino rubato, sono stati sequestrati. Il 47enne è stato trasferito in carcere con l’accusa di rapina aggravata e lesioni personali, mentre la misura è stata già convalidata dal giudice. Resta da chiarire il motivo della sua presenza ai Parioli, quartiere dove non risultava abitualmente attivo. «Era seduto su un motorino, come in attesa di qualcuno, poi ha deciso di colpire», raccontano gli investigatori. L’episodio ha destato forte allarme tra i residenti, segnando ancora una volta come la criminalità possa colpire anche nelle zone più tranquille della Capitale.