
Niente estradizione in USA per Kaufmann: sarà processato in Italia

Charles Kaufmann, il californiano accusato di aver ucciso la figlia di 11 mesi, Andromeda, e la sua compagna, Anastasia Trofimova, ha chiesto di essere estradato negli Stati Uniti, ma le autorità statunitensi non hanno formalmente richiesto la sua estradizione. La Corte d’appello di Larissa, in Grecia, ha quindi dato il via libera alla sua consegna all’Italia, dove dovrà affrontare il processo per i crimini commessi.
Kaufmann, dopo aver abbandonato i corpi di Anastasia e della piccola Andromeda nel parco di Villa Pamphilj, a Roma, aveva cercato di fuggire verso Skiathos. La sua fuga è stata interrotta grazie all’intervento delle autorità greche, che lo hanno arrestato dopo una serie di indagini. Nonostante Kaufmann abbia tentato di opporsi alla sua estradizione, la procedura legale non ha lasciato spazio a dubbi. In base alla “Decisione quadro del Consiglio europeo sul Mae”, l’estradizione verso l’Italia ha avuto la priorità, in quanto la richiesta delle autorità italiane era stata avanzata per prima. Kaufmann, che si trova attualmente nel carcere di Larissa, dovrà essere consegnato agli agenti italiani, che lo riporteranno a Roma entro 15 giorni. Secondo la normativa sull’estradizione, non potrà essere sottoposto a restrizioni della libertà personale per crimini non legati all’omicidio e all’occultamento dei cadaveri.
Le indagini sul caso Kaufmann continuano, con la ricerca del trolley che il californiano aveva trascinato il 10 giugno, prima di fuggire. La zona intorno a Ponte Garibaldi, a Roma, è stata setacciata dagli investigatori, che cercano indizi sul movimento del presunto assassino prima della sua fuga. La vicenda ha colpito profondamente l’opinione pubblica, non solo per la brutalità del crimine, ma anche per la calma apparente di Kaufmann durante i giorni precedenti all’omicidio. Le immagini inviate dalla vittima Anastasia a sua madre, che mostrano la giovane madre sorridente con la figlia, rendono ancora più tragica la storia.
La scoperta dei corpi delle vittime, abbandonati in un parco romano, ha rivelato una serie di elementi inquietanti sulla psiche dell’assassino, che ha mostrato una freddezza disturbante prima e dopo il crimine.