
Roma, ladri in azione in via dei Coronari: bottino da 100 mila euro

Roma torna a fare i conti con una banda di ladri esperti, capaci di colpire con precisione chirurgica e senza lasciare tracce. Questa volta l’obiettivo è stato un appartamento al terzo piano di via dei Coronari, nel cuore del centro storico, a pochi passi da piazza Navona. I malviventi, probabilmente italiani secondo gli investigatori, hanno forzato una porta blindata e sono riusciti a trafugare un vero e proprio tesoro in gioielli d’oro e d’argento, dal valore stimato di oltre 100.000 euro. Il furto è stato scoperto dai proprietari, una coppia di sessantenni, che giovedì pomeriggio, rientrando a casa, ha trovato la cassaforte in salotto aperta e l’appartamento a soqquadro.
La modalità del colpo porta gli investigatori a escludere l’azione di semplici ladri improvvisati. I malviventi hanno lavorato nella notte tra mercoledì e giovedì, probabilmente per evitare l’incontro con altri condomini. Con l’aiuto di acetilene e ossigeno, e grazie all’uso sapiente di una fiamma ossidrica, sono riusciti ad aprire la cassaforte in oltre un’ora di lavoro. “Un’operazione da manuale, realizzata da persone con competenze tecniche e con estrema freddezza”, spiegano fonti investigative. Il secchio d’acqua ritrovato in casa, usato per raffreddare il cannello, conferma che il furto è stato portato avanti con metodo e senza fretta. Nessuna impronta rilevata, nonostante l’uso di reagenti e inchiostri da parte della Scientifica.
Gli agenti del distretto Trevi stanno ora analizzando le telecamere di sorveglianza della zona. In via dei Coronari non mancano occhi elettronici, grazie alla presenza di numerosi negozi, soprattutto di antiquariato. Una registrazione potrebbe essere decisiva per identificare gli autori del colpo. Intanto, si fa strada anche l’ipotesi della talpa: qualcuno potrebbe aver segnalato la presenza dei preziosi. “Potrebbe essere stato un conoscente o un visitatore della casa, anche involontariamente”, sottolineano gli inquirenti. Inoltre, il modus operandi richiama un altro furto avvenuto pochi giorni fa a Grotta Perfetta, dove la stessa tecnica è stata impiegata per sottrarre gioielli per 150.000 euro. Tutti gli indizi portano a pensare che dietro i due colpi ci sia la stessa banda, forse già in contatto con ricettatori italiani o stranieri pronti a far sparire il bottino oltreconfine.