
Rapina finita male in via di Valle Melaina: banda arrestata grazie all’allarme

Una serata di terrore si è consumata in via di Valle Melaina, dove tre individui, con il volto coperto e armati di pistole, hanno fatto irruzione in due appartamenti, sequestrando e aggredendo i proprietari. La banda, composta da due ecuadoregni e un italiano tra i 22 e i 26 anni, è stata arrestata con l’accusa di sequestro di persona grazie all’inatteso intervento dell’allarme di uno dei vicini.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, erano passate da poco le 21 quando i tre malviventi hanno fatto irruzione nel primo appartamento. Minacciando con le armi i proprietari, si sono fatti consegnare oltre 2600 euro in contanti e svariati oggetti di valore tra oro e gioielli. Non contenti, i rapinatori hanno costretto le vittime, con strattoni e percosse, ad aprire la porta dell’appartamento del vicino, di cui avevano le chiavi. Proprio questa mossa si è rivelata fatale per la banda: l’impianto di allarme dell’appartamento del vicino si è attivato non appena i tre vi hanno fatto ingresso.
Il proprietario dell’appartamento svaligiato ha ricevuto immediatamente una notifica sul suo cellulare. Intuitivamente, ha contattato il numero unico per le emergenze e in pochi minuti una volante della polizia è giunta sul posto. Gli agenti, una volta entrati nel palazzo, si sono trovati di fronte i tre giovani, che stavano tentando di dileguarsi. In pochi istanti hanno compreso di trovarsi di fronte agli autori della rapina e li hanno bloccati, portando alla luce l’intera dinamica degli eventi.
La successiva ricostruzione ha permesso di accertare che i bersagli della banda erano stati due appartamenti distinti. Non si è trattato solo di furto, ma di vera e propria rapina, con due persone tenute in ostaggio. «Erano armati e avevano un modo di fare violento. Ci hanno costretti a dargli tutti i soldi che avevamo», hanno raccontato le vittime, ancora sotto shock per le ore di sequestro. «Ore che sono sembrate giorni». Durante la prigionia, le due persone hanno subito violenze sia psicologiche che fisiche, tanto che una di loro ha necessitato di cure ospedaliere a causa delle percosse ricevute. «Un vero e proprio inferno», avrebbero confidato le vittime, profondamente scosse dall’accaduto.
Questo episodio si aggiunge alla lunga lista di crimini che negli ultimi tempi hanno colpito diverse zone di Roma, dal centro alla periferia. «Le ville milionarie sono di gran lunga le predilette dai ladri, che però non disdegnano nemmeno di piccoli bottini, spesso anche solo di qualche centinaia di euro, che possono trovare nei modesti appartamenti di periferia o nella case abitate da giovani studenti», si legge nel rapporto della polizia. Viene citato, a tal proposito, il recente caso di Monteverde, dove un ragazzo di 19 anni è stato picchiato e legato per un bottino di poche centinaia di euro. Un fenomeno criminale, quello delle rapine in appartamento, sempre più diffuso e che genera crescente preoccupazione tra i cittadini.