
Liceo Virgilio: raccolta fondi degli studenti per i danni post occupazione

Dopo il liceo Morgagni, anche gli studenti del liceo Virgilio di Roma hanno avviato una raccolta fondi online per contribuire al risarcimento dei danni causati durante l’occupazione della scuola. L’obiettivo è raggiungere una somma di cinquemila euro, molto inferiore rispetto ai sessantamila euro stimati dalla Città Metropolitana. Secondo i tecnici, i danni riguardano principalmente gli impianti elettrici, antincendio e antintrusione, oltre a interventi di tinteggiatura e riparazioni murarie. La dirigente scolastica Isabella Palagi ha chiesto agli studenti un risarcimento parziale di ventiquattromila euro, invitandoli a contribuire per coprire parte delle spese. La raccolta fondi, lanciata sabato sera, ha già superato duemila euro grazie alle donazioni di studenti e famiglie. Tuttavia, gli studenti mettono in dubbio la cifra richiesta e affermano di voler verificare le voci di spesa con la comunità scolastica prima di assumersi la responsabilità del risarcimento.
Oltre all’aspetto economico, la raccolta fondi anonima promossa dagli studenti mira a evitare sanzioni disciplinari. Negli anni precedenti, gli autori delle occupazioni si erano auto denunciati, e le famiglie avevano pagato i danni richiesti dalla scuola. Questa volta, gli studenti vogliono restare anonimi per evitare sospensioni o abbassamenti del voto in condotta, che potrebbero portare anche a bocciature. La petizione degli occupanti sottolinea la volontà di pagare tempestivamente per evitare che pochi studenti identificati debbano farsi carico del risarcimento. Con la ripresa delle lezioni, la scuola ha già disposto una sospensione di dieci giorni per uno studente del Collettivo che aveva partecipato ad alcune mobilitazioni, tra cui una in cui è stata bruciata una foto di Netanyahu. Tuttavia, ulteriori provvedimenti disciplinari sono attesi nei prossimi giorni, poiché la presidenza sta ancora cercando di individuare altri responsabili delle proteste.
L’occupazione del liceo Virgilio ha provocato una profonda spaccatura tra i genitori. Da una parte, ci sono coloro che condannano le proteste degli studenti e soprattutto i danni provocati, mentre dall’altra ci sono genitori che quantomeno giustificano le occupazioni. La rappresentante dei genitori nel Consiglio di Istituto, eletta solo un mese fa, ha già annunciato che non si ricandiderà per il prossimo anno, definendo il suo incarico faticoso a causa delle numerose critiche ricevute nelle ultime settimane. Con la fine delle vacanze natalizie, il liceo Virgilio riprenderà le attività scolastiche in presenza, ma si prevede che le prossime riunioni e consigli di istituto saranno caratterizzati da un clima sempre più acceso e teso, con discussioni sui provvedimenti disciplinari e sulla gestione delle eventuali future occupazioni.