
Rapina al Prete: la truffa dello specchietto si trasforma in un pestaggio per l’81enne

La rapina al prete: dietro la truffa dello specchietto si nasconde un violento agguato, ma la polizia riesce ad intercettare il malvivente, è un uomo di 41anni.
Una tranquilla serata si è trasformata in un incubo per un anziano prete di 86 anni, vittima di una rapina orchestrata sotto il falso pretesto di una truffa dello specchietto. L’accusato, un 41enne, è stato rinviato a giudizio per rapina e lesioni personali, dopo aver messo in atto una rocambolesca messinscena lungo via Tupini, nella zona Eur di Roma.
Il 22 novembre, l’86enne stava guidando la sua Ford Fiesta quando è stato avvicinato da un uomo in moto, il 41enne imputato. La messinscena ha avuto inizio con l’accusa falsa che il religioso avesse urtato lo specchietto del motociclo, causandone un danno.
Il modus operandi, noto in casi simili, prevede truffatori che si appostano in doppia fila o procedono lentamente lungo la carreggiata, colpendo la vettura con piccoli sassi per simulare un danno. Le vittime preferite sono donne e anziani alla guida, e in questo caso, l’accusato potrebbe aver seguito la stessa tattica. Il religioso, pressato dalle richieste insistite dell’uomo, ha accettato di accostare per verificare il presunto danno.
La situazione si è rapidamente trasformata in una rapina quando l’imputato ha valutato il danno a spanne, chiedendo un risarcimento immediato di circa cinquecento euro. Il religioso, forse per timore o incertezza di aver causato il danno, ha acconsentito alla richiesta di denaro. Ma ciò che sembrava una truffa ha preso una svolta violenta inaspettata.
Mentre l’anziano si preparava a pagare, aprendo il portafogli, l’imputato ha notato una somma molto più consistente di circa 4mila euro in contanti. In un gesto fulmineo, ha strappato il portafogli dalle mani della vittima e si è dato alla fuga in moto. Il tentativo del religioso di resistere è stato vano, e il motociclista l’ha trascinato sull’asfalto, causandogli escoriazioni al ginocchio sinistro.
Il caso, portato in tribunale dal pm Silvia Santucci, è ora destinato a un processo, evidenziando la gravità dell’aggressione dietro la facciata di una truffa apparentemente comune. La storia del religioso di 86 anni rimane un doloroso monito sulla pericolosità delle truffe che possono rapidamente trasformarsi in episodi violenti.
Le ultime notizie da Roma in tempo reale Fonte: Il Messaggero