
Omicidio a Trionfale: Rossella Nappini uccisa con 56 coltellate dall’ex compagno

Il tragico omicidio dell’infermiera Rossella Nappini, avvenuto lo scorso 4 settembre a Trionfale, ha scosso la comunità romana. La procura di Roma ha ricostruito il movente di questo delitto agghiacciante, identificando Adil Harrati, ex compagno della vittima, come l’autore dell’omicidio.
Il pm Claudia Alberti ha sottolineato che Harrati aveva sperato nel matrimonio con Nappini per ottenere la cittadinanza italiana. Tuttavia, la fine della loro relazione ha scatenato la sua rabbia, portandolo a compiere un atto di violenza estrema: 56 coltellate che hanno causato la morte della donna.
Il processo in corso presso la prima Corte di Assise di Roma vede Harrati imputato per omicidio premeditato. Le contestazioni avanzate dalla pm Alberti includono l’accusa di omicidio aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà, considerando il legame emotivo pregresso tra l’assassino e la vittima.
I familiari di Rossella Nappini, insieme all’associazione ‘Insieme a Marianna’ e all’associazione italiana vittime vulnerabili di reato, sono parti civili nel processo. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile hanno raccolto prove significative, inclusi video di sorveglianza che mostrano Harrati nei pressi del luogo del delitto e tracce telefoniche che lo collegano alla zona.
Adil Harrati, durante gli interrogatori, ha scelto di mantenere il silenzio. Attualmente, il processo è sospeso fino alla prossima udienza fissata per il 29 maggio, quando saranno sentiti in aula i poliziotti responsabili delle indagini.
Questo tragico evento evidenzia la complessità delle relazioni umane e l’importanza di garantire la sicurezza delle vittime di violenza domestica.