
Tufello, il lavoro da usuraio tramandato di generazione in generazione

L’uomo aveva ereditato il mestiere dal padre defunto, ora ha coinvolto la moglie e tre figli minori
Ad allestire un importante giro di prestiti a strozzo, con tassi di usura fino ad oltre il 200%, una coppia, composta da due romani, arrestati al termine di una laboriosa indagine in quanto gravemente indiziati del reato di usura. Per l’uomo si è scoperto che tale “attività” rappresentava l’unica attività “di famiglia”, tramandatagli dal padre defunto. La donna, invece, è risultata essere titolare di reddito di cittadinanza.
Una tradizione che la coppia voleva tramandare anche ai tre figli minorenni, come emerso da alcune intercettazioni. La coppia, residente nella zona del Tufello e operante nella Capitale, si era organizzata in modo strutturato al fine di concedere i prestiti usurari. L’attività degli indagati si estendeva in una fitta rete che copriva vari Municipi della Capitale fino ad estendersi alla zona sud della provincia di Roma.
L’indagine aveva preso il via nel mese di marzo 2020, terminata cinque mesi dopo. Nell’ambito del procedimento le operazioni tecniche di intercettazione, avviate sulle utenze, i luoghi e le pertinenze riconducibili agli indagati, hanno permesso di mappare l’intera vicenda usuraria perpetrata dagli indagati, in danno di 20 soggetti, con prestiti da un minimo di 500 euro ad un massimo di 22.000 euro, solitamente con un tasso usurario oltre il 52,14% annuo, fino ad un massimo, in un’occasione, del 223,46% annuo.