
Regione Lazio, in arrivo 9 milioni per le reti d’impresa: sostegno alle Pmi
La Regione Lazio rinnova il proprio sostegno alle piccole e medie imprese con un nuovo investimento da 9 milioni di euro destinato alle reti d’impresa per il 2026. Una cifra che porta il totale delle risorse impegnate nel triennio 2023-2025 a quasi 25 milioni, fondi che hanno permesso di valorizzare circa 6.000 attività commerciali distribuite in 11 Comuni. L’obiettivo della nuova programmazione è dare continuità a un modello di sviluppo improntato sulla rigenerazione urbana, sulla tutela del commercio di vicinato e sul contrasto alla desertificazione commerciale che interessa in particolare i centri urbani più piccoli.
Quest’anno è prevista una novità significativa: una premialità specifica per le reti che sceglieranno di dotarsi di un manager con formazione certificata in marketing territoriale e gestione delle reti. Presentando le nuove linee guida, la vicepresidente della Regione Lazio e assessora allo Sviluppo Economico Roberta Angelilli ha sottolineato la volontà di elaborare «un piano d’azione concreto» per il 2026, in cui la priorità sarà quella di «razionalizzare meglio le risorse» attraverso un modello proporzionato al numero di abitanti dei Comuni. L’assessora ha inoltre ribadito la necessità di privilegiare le esigenze delle attività commerciali rispetto a quelle dei Comuni, riducendo gli interventi di arredo urbano e concentrandosi sui bisogni delle reti d’impresa, senza alimentare «una dialettica sfidante» tra amministrazioni e operatori.
I contributi saranno modulati in base alla dimensione demografica dei Comuni: dai 30mila ai 100mila euro, con un numero minimo di attività coinvolte che crescerà proporzionalmente. I Comuni capoluogo potranno finanziare fino a due reti da 100mila euro ciascuna, mentre Roma Capitale potrà ottenere la stessa cifra per ogni rete presentata, includendo anche progetti su reti di filiera distribuite su almeno tre Municipi.
Alla presentazione del piano, nella sala Aniene della Regione, hanno partecipato rappresentanti istituzionali e delle principali associazioni di categoria. Daniele Maura, vicepresidente della Commissione Sviluppo Economico, ha ricordato che le reti d’impresa si sono già rivelate «una scelta non solo strategica ma culturale» per i territori privi di esercizi commerciali e servizi essenziali. Edy Palazzi, consigliera regionale, ha ribadito l’importanza di sostenere la crescita delle imprese locali, osservando che «da soli non si va avanti». Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma, ha ricordato come l’obiettivo sia far crescere le imprese in un sistema economico dove le grandi realtà sono ancora poche. Anche Michelangelo Melchionno, presidente Cna Lazio, ha definito il supporto «fondamentale per le imprese di vicinato», mentre Valter Giammaria, presidente Confesercenti Roma e Lazio, ha sottolineato che «ogni euro investito nel commercio di prossimità è ben speso».
Parallelamente, l’indagine di CNA Roma e SWG mostra un quadro incoraggiante per le Pmi capitoline: il 70% ha registrato fatturati stabili o in crescita, il 30% ha aumentato la produzione e il 25% ha ricevuto più ordini. Tre imprenditori su quattro si aspettano un fatturato stabile o in miglioramento nei prossimi mesi e quasi un quarto intende investire entro il prossimo semestre. Tuttavia, resta critico il tema della transizione generazionale: per oltre metà degli imprenditori il pensionamento coincide con la chiusura dell’attività, segnale che evidenzia un’urgenza strutturale.
Come osserva Giordano Rapaccioni, segretario di CNA Roma, «il settore dell’artigianato tiene, ma servono misure che favoriscano la crescita stabile delle Pmi». Le reti d’impresa, secondo il quadro tracciato, possono rappresentare uno degli strumenti più efficaci per raggiungere questo obiettivo.