Pasta Made in Italy sotto attacco: Usa aumentano i dazi al 107%

05/10/2025

Il Dipartimento del Commercio Usa ha deciso di infliggere un nuovo colpo al Made in Italy, imponendo dazi gravosi sulla pasta italiana. A partire dal 1° gennaio, la tariffa, già fissata al 15%, sarà aumentata del 91,74%, portando l’imposizione complessiva a quasi 107%. Un incremento che si traduce in una vera e propria muraglia fiscale per i produttori italiani, con un impatto potenzialmente devastante sul mercato statunitense, uno dei principali destinatari delle esportazioni di pasta.

Le aziende italiane coinvolte nell’indagine sono La Molisana e Garofalo, accusate di dumping: vendere la pasta a un prezzo inferiore a quello praticato sul mercato interno. Secondo il Dipartimento del Commercio Usa, i margini di dumping medi ponderati per queste due aziende sarebbero pari al 91,74%, con una stima che coinvolge anche altre importanti aziende del settore, tra cui Barilla, Rummo e Pastificio Liguori.

L’indagine statunitense ha sollevato forti perplessità tra i produttori italiani, che ritengono infondate le accuse di dumping. Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha espresso preoccupazione, definendo il meccanismo di protezionismo dei dazi come “senza giustificazione”. «Non vediamo la necessità di questa azione, né alcuna giustificazione», ha affermato Lollobrigida, denunciando un attacco ingiustificato a uno dei settori di punta dell’export italiano.

Nel 2024, l’Italia ha esportato oltre 2,57 milioni di tonnellate di pasta, per un valore di circa 4 miliardi di euro, destinati in gran parte ai mercati esteri, con gli Stati Uniti come principale acquirente. Le nuove tariffe potrebbero mettere a rischio una parte consistente di queste esportazioni, danneggiando l’intero settore.

A preoccupare ulteriormente i produttori italiani è anche l’annuncio di un nuovo dazio del 15% sui vini italiani. Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha lanciato l’allarme, sottolineando che, se confermato, l’aumento dei dazi potrebbe raddoppiare il prezzo del vino italiano per i consumatori americani, con conseguenze gravi per l’industria vinicola.

Zaia ha anche messo in dubbio la qualità dell’indagine del Dipartimento del Commercio Usa, accusandolo di condurre revisioni sul mercato spesso poco accurate, che hanno portato, in passato, a tariffe irrisorie, pari a zero o allo 0,5%.

Le istituzioni italiane hanno reagito con fermezza. In visita a New York, il ministro degli Esteri Antonio Tajani aveva sollecitato i circoli italo-americani a sostenere l’industria alimentare italiana, ma il messaggio non sembra aver avuto l’effetto sperato. Nonostante l’impegno diplomatico, il Dipartimento del Commercio Usa ha deciso di procedere con l’imposizione dei dazi, mettendo a rischio l’intero comparto agroalimentare italiano.

Le prossime mosse politiche e diplomatiche saranno decisive per cercare di ribaltare la decisione, ma l’industria alimentare italiana dovrà fare i conti con una realtà in continua evoluzione e con le difficoltà che derivano dalle tariffe commerciali.

Ti è piaciuto l’articolo?

Condivilo su tutti i social e menziona RomaNews 24 – Le notizie da Roma in tempo reale

Potrebbero interessarti

Finanziaria, Meloni indica le priorità: salari, sanità, famiglie e imprese

Finanziaria, Meloni indica le priorità: salari, sanità, famiglie e imprese

Conti in ordine, tempi stretti e una manovra da chiudere senza sbandamenti. È questo il messaggio che la premier Giorgia Meloni ha ribadito ieri durante il vertice a Palazzo Chigi con i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. L’obiettivo è chiaro: mantenere […]

09/10/2025

Pasta e vino italiani nel mirino dei dazi USA: Farnesina al lavoro per evitarli

Pasta e vino italiani nel mirino dei dazi USA: Farnesina al lavoro per evitarli

Abbassare i toni e puntare tutto sulla diplomazia. È questa la linea decisa ieri alla Farnesina per scongiurare l’introduzione dei dazi americani fino al 107% sulla pasta italiana a partire dal 2026. Una misura che metterebbe a rischio un mercato da oltre 700 milioni di euro e che nasce da un’indagine antidumping del Dipartimento del […]

07/10/2025

Manovra 2025, controlli a tappeto ai furbetti del Superbonus 110

Manovra 2025, controlli a tappeto ai furbetti del Superbonus 110

La casa sarà uno dei capitoli centrali della prossima manovra di bilancio. Il Documento programmatico di finanza pubblica (Dpfp), approvato dal Consiglio dei ministri, conferma la priorità del governo sulle politiche abitative, con l’obiettivo di aumentare l’offerta di alloggi a prezzi accessibili e contrastare le distorsioni create dagli incentivi fiscali. Parallelamente, il 2025 segnerà un […]

04/10/2025

Irpef, l’80% del gettito sulle spalle del ceto medio: serve una riforma

Irpef, l’80% del gettito sulle spalle del ceto medio: serve una riforma

Il sistema fiscale italiano continua a poggiare in larga parte sul ceto medio. Secondo un’analisi condotta da Cida e dal centro studi Itinerari Previdenziali, l’80% del gettito Irpef è garantito da appena 11,6 milioni di contribuenti su un totale di 42,6 milioni. In altre parole, uno su quattro finanzia la maggior parte della spesa pubblica, […]

01/10/2025

Il governo dal 2026 allarga la platea dei bonus per i non autosufficienti

Il governo dal 2026 allarga la platea dei bonus per i non autosufficienti

Un bonus da 850 euro al mese per gli anziani non autosufficienti e nuove misure per l’inclusione sociale degli over 65: sono le novità allo studio del governo con avvio previsto da gennaio 2026. L’intervento si aggiunge al recente provvedimento che autorizza l’assunzione di colf e badanti per over 80 disabili “fuori quota” dal Decreto […]

25/09/2025

Meloni avvia la spending review: tagli a Palazzo Chigi e stop agli sprechi

Meloni avvia la spending review: tagli a Palazzo Chigi e stop agli sprechi

Negli uffici di Palazzo Chigi cambia l’aria: la premier Giorgia Meloni ha deciso di intervenire con decisione sulle spese considerate “extra”, quelle che spesso alimentano l’immagine della “casta”. Una direttiva firmata a metà settembre dal segretario generale Carlo Deodato ha dato il via a una nuova spending review, in vista della prossima Manovra. L’obiettivo è […]

24/09/2025

Roma capitale del cinema: crescita del settore che vale 2,4 miliardi di euro

Roma capitale del cinema: crescita del settore che vale 2,4 miliardi di euro

Roma si conferma la capitale del cinema italiano e il motore principale dell’industria audiovisiva nazionale. Secondo il report “Investimenti cinematografici internazionali e impatti economici sull’economia romana” realizzato dalla Cna di Roma, negli ultimi cinque anni il comparto ha registrato una crescita dell’11% nel numero di aziende. Non solo: nella Capitale si concentra quasi il 60% […]

23/09/2025

Italia verso l’uscita dalla procedura Ue sul deficit. Migliora il rating di Fitch

Italia verso l’uscita dalla procedura Ue sul deficit. Migliora il rating di Fitch

L’Italia intravede una svolta nei conti pubblici: il deficit potrebbe scendere sotto il 3% del PIL già entro la fine del 2025, aprendo la strada all’uscita dalla procedura per disavanzo eccessivo avviata dall’Unione europea. Un traguardo che, fino a pochi mesi fa, sembrava soltanto un auspicio. A renderlo plausibile è stato il ministro dell’Economia, Giancarlo […]

22/09/2025

Bonus rivendite di giornali: contributo fino a 4.000 euro nei comuni senza edicole

Bonus rivendite di giornali: contributo fino a 4.000 euro nei comuni senza edicole

Nei comuni dove mancano le edicole tradizionali arriva un sostegno pensato per non spegnere la rete di vendita della stampa. Dopo il bonus dedicato ai chioschi, il Dipartimento per l’Editoria guidato da Alberto Barachini sblocca il contributo fino a 4.000 euro per bar, supermercati e altri esercizi che vendono giornali in modo non esclusivo. Una […]

21/09/2025