
Omicidio Alexandru: il patrigno se lo era portato dietro, forse per “insegnargli la vita di strada”

L’omicidio si è verificato nel parcheggio della metropolitana fermata Pantano a Roma, e fin da subito il caso ha suscitato interesse e preoccupazione nell’opinione pubblica, Alexandru Ivan era un ragazzo di soli 14 anni, vittima di un agguato nel quale, quasi certamente, non centrava nulla.
Il Nucleo Investigativo di Frascati e il comando provinciale dei Carabinieri di Roma hanno lavorato incessantemente per risolvere il caso dell’omicidio di Alexandru Ivan , giungendo a fermare il presunto responsabile dopo 48 ore dall’atroce delitto.
Gli inquirenti erano sulle tracce del sospettato grazie a una serie di indizi, tra cui le immagini di videosorveglianza del bar “Esse Cafè”, dove aveva avuto luogo una rissa tra il patrigno della vittima e alcune persone prima dell’omicidio.
La ricostruzione della dinamica dell’evento ha rivelato una lite scatenatasi all’interno di un bar su via Casilina tra il patrigno del ragazzo, un 29enne di origine rumena, e un individuo originario dell’Est Europa. Successivamente, il patrigno ha mantenuto contatti telefonici con il presunto assassino, culminando in un incontro nel parcheggio concordato, in cui si è consumata la tragedia.
Al momento dell’incontro, un gruppo di individui a bordo di un’auto ha aperto il fuoco contro il patrigno di Alex e il suo gruppo, colpendo il giovane di 14 anni con due colpi di pistola, uno dei quali fatale. La dinamica intricata del caso, che coinvolge lite, contatti telefonici e un incontro programmato, solleva numerosi interrogativi sulla motivazione dell’omicidio e sul coinvolgimento degli altri individui nel veicolo.
Le indagini sono ancora in corso, e la cattura del presunto responsabile rappresenta solo un passo in avanti verso la risoluzione di questo tragico caso. La comunità è in lutto per la perdita di Alex, un giovane appassionato di boxe e moto, la cui vita è stata spezzata prematuramente in circostanze ancora oscure.
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