
Ama, il CdA ha deciso di riorganizzare l’azienda: servono nuovi dirigenti

Per l’azienda servono altri manager, previsti stipendi da un milione l’anno.
Ai vertici di Ama sono arrivati due messaggi dal Campidoglio. A settembre, con la riapertura di scuole e uffici, la città deve tornare pulita, con i cassonetti svuotati con regolarità e le strade ben spazzate. A fine mese si vota per le Politiche e la Capitale sarà al centro dell’attenzione internazionale. Inoltre, è meglio congelare le assunzioni di nuovi dirigenti, per i quali si dovranno pagare emolumenti superiori al milione di euro all’anno. Ama ha al momento circa 13 dipendenti di prima fascia. Non molti. Il presidente Daniele Pace e il direttore generale Andrea Bossola hanno deciso di riorganizzare l’azienda: da qui la decisione di creare una nuova macrostruttura con una direzione più legata alla governance e una più operativa.
Per farlo servono nuovi dirigenti, come comunicato nell’ultima seduta del CdA. Precisamente un direttore del personale, un responsabile degli impianti, quello della logistica, quello della finanza, quello della pianificazione strategica oltre ai capi della segretaria tecnica del dg e del presidente. Al momento è stata ricoperta soltanto quest’ultima casella con una dirigente in distacco dal Demanio, che guadagna 160mila euro lordi all’anno. Per le altre sono state aperte o saranno presto aperte dei bandi di selezione. Costo totale dei loro stipendi circa un milione di euro.