
Tragedia a Ottavia: anziano falegname uccide un collega e si toglie la vita

Una scena raccapricciante si è consumata nella serata di sabato in una falegnameria di Ottavia, a Roma, dove un uomo di 80 anni ha ucciso un collega di 38 anni con diversi colpi di pistola prima di rivolgere l’arma contro se stesso. Le vittime sono state identificate come Nicola Laino, 38 anni, e Francesco Cesari, 80 anni, entrambi dipendenti del laboratorio di via della Stazione Ottavia.
L’allarme è scattato quando il titolare della falegnameria ha fatto la macabra scoperta, trovando i corpi dei suoi due collaboratori all’interno del locale. Secondo le prime ricostruzioni, a sparare, uccidendo Laino e poi suicidandosi, sarebbe stato l’uomo più anziano. Gli investigatori della squadra mobile, giunti sul posto, hanno immediatamente avviato le indagini. Il titolare dell’attività, ascoltato dagli inquirenti, ha confermato il rapporto di lavoro tra le due vittime. La pistola utilizzata è stata rinvenuta accanto ai corpi.
Le circostanze esatte che hanno portato alla violenta escalation sono ancora al vaglio degli investigatori, che si concentrano in particolare sul movente del litigio che ha preceduto gli spari e sulla provenienza dell’arma. Stando alle prime informazioni, Francesco Cesari sarebbe stato trovato ancora in vita all’arrivo della polizia, sebbene in condizioni disperate e impossibilitato a parlare. Trasportato d’urgenza al policlinico Gemelli, l’uomo è deceduto poco dopo. Il titolare della falegnameria ha fornito elementi utili agli investigatori per ricostruire la dinamica degli eventi. Si parla di almeno cinque colpi di pistola esplosi all’interno del laboratorio.
Un elemento che gli inquirenti stanno cercando di chiarire è il motivo per cui i due uomini si trovassero sul posto di lavoro di sabato sera. La preoccupazione dei familiari, che non riuscivano a contattare i due telefonicamente, ha fatto scattare le ricerche culminate nella tragica scoperta. Entrambe le vittime risultano incensurate. Sembra che negli ultimi giorni il rapporto tra Laino e Cesari fosse teso, apparentemente per questioni lavorative. L’ultimo acceso diverbio potrebbe essere legato a problematiche economiche inerenti l’attività della falegnameria.
Nei prossimi giorni verrà eseguita l’autopsia sui corpi per chiarire ulteriormente le cause del decesso, ma la dinamica dell’omicidio-suicidio è stata confermata in serata dalla questura. «Ho alzato la saracinesca e li ho visti a terra, è stato terribile,» avrebbe dichiarato, visibilmente scosso, il titolare della falegnameria agli investigatori. «Li abbiamo cercati a lungo, non rispondevano al telefono,» avrebbero raccontato alcuni familiari alle forze dell’ordine.