
Tenta una rapina armato di pistola, i clienti del bar lo bloccano

Nel pomeriggio dello scorso giovedì, una rapina a mano armata ha scosso il quartiere di Lunghezza, a Roma. Un uomo travisato, armato di pistola e coltello, ha fatto irruzione in un bar tabaccheria in via Roul Chiodelli poco dopo le 17. Minacciando il titolare con le parole «Dammi i soldi o sparo», ha cercato di portare a termine il colpo. Nonostante la gravità della situazione, il titolare del bar ha opposto resistenza, ingaggiando una colluttazione con il rapinatore. Durante il confronto, l’uomo è rimasto ferito al braccio, ma è riuscito a impedire che il bandito riuscisse a portare via l’incasso con facilità.
Nonostante la resistenza del titolare, il rapinatore è riuscito a fuggire, portando con sé l’incasso. Ma a pochi passi dal luogo del crimine, alcuni clienti del bar si sono lanciati all’inseguimento del ladro. Dopo una breve corsa, sono riusciti a raggiungerlo e accerchiarlo, impedendogli di scappare ulteriormente. Gli attimi successivi sono stati di altissima tensione, con il rapinatore che ha tentato di divincolarsi, ma senza successo. Poco dopo, sono intervenuti gli agenti di polizia, che hanno arrestato l’uomo, rinvenendo la pistola (risultata essere una replica) e il coltello con cui aveva minacciato la vittima. Non è stato trovato il bottino, suscitando il sospetto che il ladro possa aver nascosto i soldi durante la fuga.
Il rapinatore, un romano di 46 anni, con un lungo curriculum criminale per rapina, è stato arrestato e portato in commissariato per l’interrogatorio. Durante il fermo, ha più volte proclamato la sua innocenza, urlando «Non sono stato io, non ho commesso alcun reato». Nonostante le sue dichiarazioni, le prove e le testimonianze lo incastrano. Gli investigatori hanno ascoltato i numerosi testimoni presenti nel bar, che hanno confermato la dinamica dell’incidente e l’inseguimento. La polizia sta anche esaminando le telecamere di sorveglianza della zona, alla ricerca di ulteriori prove per chiudere il cerchio sull’intera vicenda.
Nel frattempo, il titolare del bar, ancora sotto shock, ha confermato la rapina durante l’interrogatorio. «Il rapinatore aveva il volto coperto da un passamontagna. Tutto è successo in un attimo. Ho reagito perché non volevo perdere l’incasso, ma lui mi ha ferito con il coltello», ha raccontato, aggiungendo che, nonostante il trauma, aveva rifiutato di farsi trasportare in ospedale, accettando solo le cure mediche sul posto da parte dei sanitari del 118.