
Stipendi statali: scudo anti-inflazione in arrivo con il nuovo Piano di Bilancio

Il governo italiano sta mettendo a punto un nuovo scudo anti-inflazione per tutelare i dipendenti statali con l’introduzione di un aumento salariale del 2% annuo a partire dal 2025. Questo aumento sarà inserito nel Piano strutturale di Bilancio, il cui obiettivo principale è il recupero del potere d’acquisto perduto a causa del caro vita. L’iniziativa, presentata dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, è stata delineata come una misura essenziale per garantire stabilità economica e sostenere i lavoratori pubblici in un contesto economico sfidante.
Il provvedimento prevede che la nuova tornata contrattuale 2022-2024 venga rapidamente firmata per poi avviare trattative più stabili. La prospettiva di aumenti salariali risulta cruciale per prevenire ulteriori perdite in termini di potere d’acquisto. Oltre all’incremento del 2%, è stato anche previsto un ulteriore aumento dello 0,22% in risposta alle pressioni inflazionistiche.
Nel dettaglio, il meccanismo proposto dal governo si rivolge principalmente a cinque categorie del pubblico impiego: funzioni centrali, locali, sanità, istruzione e ricerca, e personale con ruoli di sicurezza. Gli stipendi medi lordi variano tra i 28.000 e i 36.000 euro annui, con i lavoratori della sanità e del comparto sicurezza in cima alla scala salariale, mentre quelli delle funzioni centrali e locali risultano tra i più bassi.
Parallelamente agli interventi sugli stipendi, il Piano prevede una revisione delle spese per la sanità, con un investimento confermato di 18 miliardi di euro per il 2024. L’obiettivo è mantenere il livello di finanziamento necessario per garantire i servizi essenziali, sebbene con un indebitamento pubblico previsto al 137,8% del PIL per il 2024, il governo dovrà agire con cautela per evitare una deriva finanziaria. La sfida rimane quella di bilanciare le esigenze di stabilità economica con il mantenimento dei servizi pubblici in una fase di incertezza globale.
In sintesi, il Piano di Bilancio rappresenta una risposta concreta per arginare gli effetti negativi dell’inflazione sul personale statale, garantendo una certa sicurezza salariale e incentivando la rapida chiusura delle trattative per il rinnovo contrattuale.