
Somalo 30enne sequestra, ferisce e violenta una collega: arrestato

Un capannone nella zona sud della Capitale è stato teatro di un drammatico episodio di aggressione ai danni di una donna. Protagonista un somalo di 30 anni, dipendente di un’azienda agricola, che è stato arrestato dai Carabinieri della stazione di Roma Divino Amore con l’accusa di minacce, lesioni, sequestro di persona e violenza sessuale ai danni di una sua coetanea, anche lei di origine africana e collega di lavoro.
La vicenda è emersa solo in queste ultime ore ma si sarebbe svolta nella serata del 26 aprile. Il somalo avrebbe trattenuto per due ore la donna contro la sua volontà in un capannone dell’azienda presso la quale lavorano, l’avrebbe minacciata e ferita con un coltello prima di costringerla ad avere un rapporto sessuale. Dopo il fatto, è stato lo stesso 30enne a chiamare il 118 per soccorrere la collega di cui aveva appena abusato e che ora giaceva terrorizzata.
La donna è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Eugenio, dove è stata medicata e successivamente dimessa. D’intesa con il pm di Roma l’uomo è stato arrestato dai carabinieri, intervenuti sul posto insieme all’ambulanza, e condotto presso la casa circondariale di Roma Regina Coeli dove il tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto per lui la custodia cautelare in carcere.