
Serie A, sei gol e tanto spettacolo: alla Lazio un punto che vale il quinto posto

Sotto di due gol, poi segnano Cabral, Felipe Anderson e Pedro. Alla fine Hongla fa 3-3.
In un clima di festa, con 55mila tifosi laziali sugli spalti dell’Olimpico, al primo affonda passa subito il Verona. Lazovic mette in area dopo lo spunto sulla destra di Faraoni, ben appostato c’è Simeone che di testa segna il 5° gol alla Lazio in questo campionato dopo il poker dell’andata. La risposta della squadra di Sarri non si fa attendere: Milinkovic prolunga una punizione laterale, sul secondo palo sbuca Luiz Felipe ma non trova l’appuntamento con il pallone. Al 14’ il raddoppio scaligero: sassata da fuori di Lasagna che bacia entrambi i pali per poi depositarsi in fondo al sacco. Ma la paura dell’Olimpico dura solo due giri di lancette. Cabral addomestica in area su invito di Felipe Anderson e batte Berardi. Partita riaperta. E la Lazio segna ancora, prima della mezzora. Ancora Cabral protagonista: tacco a smarcare Felipe Anderson che calcia con il sinistro, la palla resta lì ed è perfetta per il destro del numero 7 biancoceleste. Tudor cambia, Casale – che tanto piace a Sarri – dentro al posto di Sutalo. Al 31’ ci prova Caprari dal limite, blocca Strakosha. L’ultima emozione del primo tempo è un tiro sballato di Zaccagni.
La ripresa si apre con tre chance per la testa di Milinkovic, ma l’impatto con la sfera non è dei migliori. Al 62’ la Lazio completa la rimonta: Pedro insacca a porta vuota, ma il merito è tutto di Felipe Anderson che va via a Tameze con una magia poi si fa parare il tiro da Berardi. Sulla ribattuto lo spagnolo è letale. Il Verona resta in partita e pareggia ancora: al 77’ prima rete in Serie A per Hongla. Minuto 83, altro snodo: Acerbi impatta di testa, Berardi si allunga e botta, la palla bacia il palo e gli ospiti si salvano. Finisce così: sei gol e tanto spettacolo. La Lazio chiude al quinto posto, per il Verona record di gol in un singolo campionato.