
Roma, pirata della strada travolge un corriere: muore un 67enne
Aveva iniziato il suo turno di lavoro come ogni mattina, prima che la città si svegliasse del tutto. Alle 4.30, però, la routine di Roberto Sabbatini, 67 anni, si è spezzata in un istante. Il suo furgone Dacia Dokker, con cui stava consegnando pane e cornetti ai bar della zona, è stato centrato da una Mercedes Classe A lanciata a velocità altissima lungo via Ettore Rolli. L’impatto non gli ha lasciato scampo. L’auto, con a bordo due uomini di ritorno da una serata trascorsa fuori casa, procedeva come un proiettile, secondo diversi testimoni. Dopo lo schianto, il conducente è fuggito a piedi lasciando l’amico incastrato nell’abitacolo deformato.
La scena apparsa ai residenti, svegliati dal boato delle lamiere, è stata descritta come devastante. La Mercedes ha travolto un cassonetto e cinque auto parcheggiate, di cui tre completamente distrutte. Una Jeep è stata ribaltata come fosse un giocattolo. «Mi sono precipitato in strada e ho visto un uomo ancora dentro la Mercedes che urlava dal dolore», racconta il signor Angelo, uno dei primi a prestare soccorso.
Pochi minuti prima dell’incidente, un testimone aveva notato la stessa Mercedes bruciare il semaforo rosso in piazzale della Radio. «Andava ad almeno 150 all’ora, è passata accanto a me e a un motociclista come un’ombra», riferisce Marco, 20 anni, che ha poi allertato la polizia locale dopo aver sentito le sirene in via Rolli. Il passeggero, un italiano di 33 anni e proprietario dell’auto, ha dichiarato ai vigili del X Gruppo Mare che non era lui alla guida. L’uomo, trasportato d’urgenza al San Camillo per una lussazione all’anca, ha fornito elementi utili a identificare l’amico fuggito. Su quest’ultimo pesano ora le accuse di omicidio stradale e omissione di soccorso. Gli investigatori stanno analizzando le numerose telecamere della zona per ricostruire con precisione il percorso dell’auto e la dinamica dell’incidente.
La tragedia di via Ettore Rolli non è stata l’unica della giornata. Alle 11.30, a Malafede, un secondo incidente mortale ha coinvolto un uomo di 58 anni, Maurizio Roccia. Viaggiava su uno scooter Honda SH quando si è scontrato con un autocarro Iveco. Il conducente del mezzo pesante si è fermato subito per prestare soccorso ed è stato sottoposto ai test di rito su alcol e droga.
Il 2025 si avvia così verso una chiusura drammatica per quanto riguarda la sicurezza stradale a Roma. Sono già 108 le vittime nel solo territorio comunale, a cui si aggiunge la morte di Marius Razvan Damian, il ventenne travolto tra via Cassia e via Giacomo Andreassi il 3 dicembre e deceduto dopo quattro giorni di agonia al Policlinico Gemelli. Una media quasi insostenibile di tre morti al giorno, che continua a sollevare interrogativi sulla velocità, sulla guida notturna e sulla tenuta complessiva della sicurezza urbana.
M.M.