
Roma, minaccia di morte i genitori e poi morde 3 poliziotti: 30enne arrestato

Attimi di paura in via del Fosso della Quistione, quartiere Casalotti, dove un trentenne, già noto alle forze dell’ordine e con problemi di dipendenze, ha aggredito i propri genitori e poi gli agenti di polizia. «Urlava come un pazzo e con un coltello molto grande ci minacciava: ripeteva “datemi i soldi o vi ammazzo”», ha raccontato il padre, Julito Perez, 59 anni, filippino. L’uomo, insieme alla moglie, stava rientrando a casa quando si è trovato davanti il figlio, in preda all’ennesima crisi, che li ha subito affrontati pretendendo denaro.
Il trentenne, non avendo ottenuto quanto richiesto, si è scagliato anche contro la porta di un vicino di casa, colpendola ripetutamente con il coltello. I genitori, terrorizzati, hanno chiesto aiuto alla polizia, temendo che la situazione degenerasse ulteriormente.
Sul posto sono intervenute due pattuglie della polizia. Alla vista degli agenti, il giovane è esploso in un’altra furia: «Gridava, dava testate a terra, poi ha aggredito chiunque gli si avvicinasse», ha spiegato ancora il padre. Ne è nata una violenta colluttazione, durante la quale l’uomo ha colpito i poliziotti con calci, pugni e perfino morsi, ferendo tre agenti costretti a ricorrere alle cure ospedaliere. Solo grazie all’uso dello spray al peperoncino è stato possibile bloccarlo e portarlo via in sicurezza.
Il trentenne è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale ed è stato trasferito nel carcere di Regina Coeli.
Secondo quanto raccontato dal padre, la convivenza con il figlio era diventata insostenibile da anni. «Viviamo sotto costante richiesta di soldi e minacce di morte», ha dichiarato l’uomo, spiegando che anche la figlia minore era stata costretta ad allontanarsi da casa per paura. Numerosi gli episodi di violenza domestica, con oggetti distrutti in casa e persino un incendio appiccato nel giardino del palazzo. «Non potevamo più dormire. Ogni volta che non gli davamo i soldi iniziava a spaccare tutto», ha aggiunto Perez, sollevato insieme alla moglie per l’arresto.
I residenti del condominio, anch’essi vittime delle intemperanze del giovane, hanno accolto con sollievo la notizia del suo trasferimento in carcere.