
Roma, la Giunta abbassa la Tari dell’1% per le famiglie e del 2% per le imprese

La giunta capitolina ha approvato una delibera che prevede una riduzione della Tari dell’1% per le utenze domestiche e del 2% per quelle non domestiche. Il provvedimento è stato reso possibile grazie alla lotta all’evasione fiscale che, nel 2024, ha permesso di recuperare oltre 50 milioni di euro. Il sindaco Roberto Gualtieri ha sottolineato i progressi fatti in tre anni di amministrazione, evidenziando il miglioramento nella gestione dei rifiuti e l’ampliamento degli investimenti in nuovi mezzi e personale. Secondo il Campidoglio, la città è più pulita, con una raccolta più efficiente e un aumento della differenziata, mentre continua la realizzazione di nuovi impianti di trattamento e smaltimento attesi da anni.
L’assessore al Bilancio, Silvia Scozzese, ha illustrato i numeri della lotta all’evasione: quasi 500mila utenze riviste, 140mila avvisi di accertamento emessi e 220mila atti relativi alle morosità. Grazie a nuovi strumenti come la reintroduzione della domiciliazione bancaria, la capacità di riscossione è migliorata del 50%. Tuttavia, il tema resta controverso, con un alto numero di contestazioni: nei primi 15 giorni di gennaio, il 63% delle cause promosse davanti alla Corte di giustizia tributaria di Roma riguardava proprio la Tari. Il Campidoglio difende i risultati ottenuti, sottolineando che i ricorsi accolti sono solo una minima parte rispetto agli atti emessi.
L’opposizione critica la gestione della tassa sui rifiuti, evidenziando come il gap sui mancati introiti resti elevato, con oltre 200 milioni ancora non recuperati. Fabrizio Santori e Maurizio Politi (Lega) accusano l’amministrazione di enfatizzare i dati positivi senza affrontare il problema strutturale del sistema Tari. Francesco Carpano (Forza Italia) sottolinea invece l’impatto della tassa sulle imprese, citando l’esempio di un ufficio di 100 metri quadri che paga 1.600 euro all’anno nonostante produca solo pochi chili di rifiuti settimanali. Il dibattito sulla Tari resta aperto, tra le promesse di riduzione delle tariffe e le difficoltà di gestione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti nella Capitale.