
Roma, arrestati a Ibiza tre latitanti del clan Marando di San Basilio

Nuovo colpo al clan Marando, storicamente radicato a San Basilio. I carabinieri del Ros, in collaborazione con la polizia spagnola, hanno arrestato tre latitanti romani, rifugiatisi tra Barcellona e Ibiza, che da tempo erano attivi nella gestione dello spaccio di droga nella periferia est di Roma. Durante le perquisizioni, gli investigatori hanno trovato 35mila euro in contanti nascosti sotto la cappa di una cucina e alcuni quantitativi di cocaina. Segni tangibili di un’attività che, per anni, ha visto il gruppo criminale gestire traffici milionari con metodi collaudati.
In manette sono finiti Marco Lenti (1988), Alessio Di Pietro (2001) e Federico Mennoni (1997). Secondo l’accusa, i tre avevano assunto compiti precisi all’interno della rete legata ai Marando. Lenti coordinava la piazza di spaccio, curando i profitti, la distribuzione dei ricavi e mettendo a disposizione immobili per nascondere droga e denaro. Di Pietro, già operativo dal 2020, supervisionava pusher e vedette, confezionava e trasportava lo stupefacente e, in alcuni casi, lo cedeva direttamente agli acquirenti. Mennoni si occupava invece della logistica e del supporto al traffico. «Erano a tutti gli effetti parte integrante della struttura criminale», spiegano fonti investigative.
L’operazione, denominata “Anemone”, ha documentato come il clan calabrese abbia colonizzato San Basilio fin dai primi anni Duemila, importando droga dal Sud America attraverso i porti spagnoli, olandesi e quello di Gioia Tauro, con il supporto di alleati albanesi. Una rete che ha permesso ai Marando di costruire un impero milionario, imponendo regole, prezzi e controlli sulle piazze di spaccio. Nell’appartamento di Ibiza, gli investigatori hanno recuperato manoscritti con nomi, cifre e date, a conferma che, nonostante la latitanza, gli uomini continuavano a gestire affari nel traffico internazionale di stupefacenti. Un colpo importante, ma non definitivo, a un’organizzazione che per anni ha rappresentato una delle centrali più redditizie dello spaccio a Roma.