
Roma, accoltellata dall’ex, fugge a piedi tra le auto sul GRA
Ha aperto lo sportello dell’auto e si è gettata sull’asfalto del Grande Raccordo Anulare pur di sfuggire ai colpi di coltello dell’ex compagno. Ora è ricoverata in gravissime condizioni al Sant’Andrea, in coma farmacologico. I medici sono cauti, ma qualcuno di loro lascia filtrare un cauto ottimismo. È ancora presto però per sciogliere la prognosi. La donna, peruviana di 36 anni, è arrivata viva ma ferita in più punti: all’addome, al volto, alla testa e a una mano. L’aggressore, suo ex compagno e padre dei quattro figli, è in fuga e ricercato dalla Squadra Mobile.
Una storia di liti continue e violenze psicologiche, raccontano amici e conoscenti della vittima. La relazione era finita da tempo, ma lui, L. R., peruviano classe 1989, aveva continuato a tormentarla con scatti d’ira, telefonate aggressive e tentativi di controllo. Ieri mattina l’ha raggiunta alla fermata della metro e l’ha costretta a salire in auto con lui. Da lì hanno imboccato il Grande Raccordo Anulare. Secondo gli investigatori, potrebbe essere contestata anche la premeditazione: l’uomo aveva con sé il coltello e ha scelto un tratto isolato del Gra, all’altezza del chilometro 14+200.
La dinamica è feroce e rapidissima. L’uomo accosta in corsia di emergenza, estrae il coltello e inizia a colpire la donna. Lei, terrorizzata, apre lo sportello e fugge. Corre tra le corsie del raccordo prima di crollare, priva di sensi, sulla corsia di sorpasso. A salvarla, per puro caso, è il passaggio di un carro soccorso che si ferma facendole da scudo e impedendo che venga travolta. Uno dei sorveglianti Anas le presta i primi aiuti e avverte la Polizia Stradale. Quando arrivano i soccorsi, la donna è incosciente ma respira. In ospedale viene immediatamente operata: la ferita all’addome è quella più grave. La prognosi resta riservata e la vittima è sorvegliata 24 ore su 24 da agenti della Squadra Mobile.
La vettura dell’aggressore è stata trovata poche ore dopo, abbandonata non lontano dal punto dell’attacco. Gli investigatori sono risaliti a lui anche grazie alle testimonianze di diversi automobilisti che hanno assistito alla scena e annotato targa e modello dell’auto. Dal veicolo, dopo la fuga, l’uomo sarebbe ripartito ad alta velocità lasciando la donna agonizzante sull’asfalto.
Intanto, la famiglia della vittima si è stretta attorno ai figli, troppo piccoli per comprendere la gravità di ciò che è accaduto. Per ora sanno soltanto che la mamma ha avuto un incidente. Le foto pubblicate sui profili social degli ex compagni raccontano una normalità familiare fatta di compleanni, giornate al parco e gite, immagini che contrastano con la violenza esplosa ieri sul Gra. Un contrasto che rende ancora più drammatico un episodio che, secondo gli investigatori, poteva facilmente trasformarsi in femminicidio.
M.M.