
Roma, 1.500 sanzioni del NAS ai bar e ristoranti della Capitale

Un nuovo report del NAS (Nucleo Antisofisticazioni e Sanità) ha svelato le irregolarità gravi riscontrate nei ristoranti e bar di Roma. Nei primi due mesi del 2025, durante 3.318 controlli, è emerso che uno su due non era a norma, con pesanti sanzioni per i titolari. Le violazioni includevano pesce conservato in modo improprio nelle valigie, alimenti scaduti, allergeni non dichiarati, e igiene precaria nei locali. L’operazione ha toccato tutta la città, dalle zone centrali di Piazza Navona e Fontana di Trevi, alle periferie come il Pigneto.
Uno degli episodi più gravi ha riguardato una rete di contrabbando del pesce, che è stata smantellata dai carabinieri. Un carico sospetto è stato intercettato alla dogana di Fiumicino, con 80 chili di pesce importato illegalmente dalla Cina. Questo pesce, senza alcun controllo sanitario, era destinato a un ristorante romano. Le indagini hanno rivelato che lo stesso sistema veniva usato per trasferire il pesce in altre regioni italiane. In aggiunta, sono state riscontrate gravi carenze igieniche, con escrementi di topo trovati nei laboratori di lavorazione e servizi igienici utilizzati come magazzini.
Tra gennaio e marzo, 1.449 titolari sono stati segnalati all’autorità amministrativa, mentre 71 sono stati denunciati all’autorità giudiziaria. Sono stati sequestrati oltre 16.000 chili di alimenti mal conservati, per un valore complessivo di circa 384.000 euro. Un’attenzione particolare è stata riservata alla sicurezza alimentare, con il sequestro di cibi pericolosi a causa della mancata segnalazione degli allergeni.
A Roma, ci sono stati alcuni tragici casi legati a allergeni non dichiarati. L’ultimo incidente risale a pochi giorni fa, quando una studentessa americana di 21 anni, allergica alle arachidi, è morta dopo aver mangiato un panino che conteneva l’allergene, non segnalato correttamente. Un altro caso simile è avvenuto lo scorso ottobre, quando una turista di 14 anni ha avuto una reazione anafilattica mortale dopo aver mangiato in una pizzeria vicino alla Circonvallazione Gianicolense. A dicembre, una bambina di 9 anni è morta dopo aver mangiato gnocchi in un ristorante, senza che fosse adeguatamente informata sui suoi allergeni.
Il NAS continuerà a intensificare i controlli, soprattutto in vista delle festività pasquali, quando la capitale accoglierà milioni di turisti. L’attenzione rimarrà alta sulla corretta gestione degli allergeni e sull’adeguatezza delle etichette alimentari, con l’obiettivo di evitare tragedie future. Il monitoraggio dei locali e delle pratiche igieniche è fondamentale per garantire la sicurezza dei consumatori.