
Rissa in discoteca, due fratelli picchiati dal branco nei bagni del locale
Un’altra serata di divertimento finita in ospedale. È quanto accaduto domenica in uno storico locale di via Tagliamento, dove due fratelli sono stati aggrediti da un gruppo di giovanissimi all’interno dei bagni. I due hanno trascorso la notte al pronto soccorso dell’ospedale Santo Spirito, accompagnati dal padre, per farsi medicare dopo i colpi subiti.
Secondo la denuncia formalizzata ieri presso la stazione dei carabinieri di Ponte Milvio, tutto sarebbe iniziato quando il 20enne si è accorto di aver smarrito un ciondolo. Dopo averlo cercato inutilmente nella sala, ha deciso di controllare anche nei bagni, dove aveva già notato un gruppo di sette ragazzi. «Ero disperato per la perdita e aprivo le porte con forza — ha spiegato — quando questi ragazzi hanno iniziato ad aggredirmi verbalmente, avvicinandosi in modo intimidatorio».
Il giovane avrebbe cercato di spiegare le proprie ragioni, ma il gruppo lo avrebbe invitato a “chiarire la questione” fuori dal locale, lasciando intendere un’intenzione violenta. «Ho provato a ignorarli e ad uscire, ma a quel punto hanno iniziato ad aggredirmi, colpendomi con pugni e calci, e hanno colpito anche mio fratello che stava cercando aiuto».
La vittima riferisce di essere stato tirato per i capelli e spinto contro il lavandino, mentre entrambi venivano gettati a terra. I referti del pronto soccorso confermano l’aggressione: prognosi di 5 giorni per il maggiore e 15 giorni per il minore, che ha riportato una frattura al naso.
I carabinieri stanno ora ricostruendo l’intera dinamica per individuare i responsabili, al momento rimasti anonimi. Un elemento che complica le indagini è l’assenza di telecamere nei bagni, unico punto cieco del sistema di videosorveglianza interno.
Gli inquirenti stanno acquisendo testimonianze, verificando gli ingressi e ricostruendo la lista dei presenti alla serata. Il gestore del club, interpellato sulla vicenda, ha chiarito che lo staff ha prestato immediata assistenza ai due fratelli: sono stati chiamati i genitori, i ragazzi sono stati soccorsi e i dipendenti li hanno accompagnati fino all’arrivo del padre, continuando poi a seguirli fino all’uscita. «Eravamo molto spaventati», ha raccontato il minore, ricordando che il gruppo di aggressori sarebbe rimasto fuori dal locale come in attesa.
Grazie all’intervento del personale, i due fratelli sono riusciti a lasciare l’area senza ulteriori contatti con il branco. Le indagini proseguono: i carabinieri dovranno ora identificare gli aggressori.