
Quarticciolo, esultanza dei residenti per un nuovo blitz anti-droga

Via Ostuni, al Quarticciolo, conosciuta come il “corso” dello spaccio, sembra vacillare sotto i colpi delle operazioni delle forze dell’ordine. A dimostrarlo sono le donne del quartiere, che l’altra sera hanno dimostrato coraggio e gratitudine nei confronti degli agenti del commissariato Prenestino, che, assieme alle Fiamme Gialle e alla polizia locale, hanno messo a segno l’ennesimo blitz antidroga tra viale Palmiro Togliatti, via Manfredonia e soprattutto via Ostuni.
L’esultanza dei residenti è stata palpabile. Una donna, affacciata alla finestra, ha gridato: “Stasera finalmente si dorme!“, sfidando il clima di intimidazione che i pusher hanno creato nel corso degli anni. Un’altra è scesa in strada per ringraziare di persona il dirigente del V Distretto Prenestino, Tommaso Niglio. L’esempio di queste due donne ha incoraggiato anche altri residenti a esprimere il loro apprezzamento per il lavoro delle forze dell’ordine.
Durante il blitz, sono stati identificati nove cittadini di origine nordafricana, accompagnati presso l’ufficio immigrazione per ulteriori accertamenti. Uno di loro, un ragazzo tunisino di 23 anni, è stato trasferito al Cpr di Ponte Galeria in attesa di essere rimpatriato. Tra i fermati c’era anche un minorenne, che vive presso una struttura protetta assieme alla madre, alla quale è stato riaffidato.
Gli investigatori sono colpiti non solo dalla giovanissima età dei pusher, ma anche dalla facilità con cui vengono rimpiazzati dopo ogni blitz. Si tratta, come spiegano gli stessi investigatori, di ragazzi che arrivano in Italia ancora minorenni, non accompagnati dai genitori, e che finiscono in case famiglia e in centri di accoglienza. Vengono poi reclutati per vendere cocaina, fumo e soprattutto crack, contando su una “clientela” che raggiunge questo spicchio di periferia da tutta la Capitale e anche da fuori.
Le forze dell’ordine non stanno affrontando la questione solo sotto il profilo dell’ordine pubblico. I giovani controllati venerdì, a parte il minorenne, sono tutti senza fissa dimora. Molti dei pusher nel quartiere ci “lavorano” ma non ci vivono. Chi indaga punta anche a risalire la catena dei traffici di droga, ma resta comunque in primo piano il fronte della sicurezza. “Il Quarticciolo non è solo spaccio, la gran parte dei residenti subisce una situazione che si è venuta a creare nel tempo“, ha ribadito in più occasioni il dottor Niglio.
Il giorno dopo il blitz, al tramonto, il quartiere sembra lo stesso di sempre, ma i piccoli segnali di cambiamento ci sono. I capannelli di giovanissimi nord africani non sono spariti da via Ostuni, ma sono più defilati. Bisogna spostarsi a piedi nei cortili bui che arrivano fino a via Manfredonia perché qualcuno di loro si avvicini e proponga l’acquisto: “Cruda, cotta, o fumo?“. Ma la spavalderia di chi fino al giorno prima si mostrava padrone della strada sembra sparita.