
Probabile la presenza del Papa per le celebrazioni pasquali

La Pasqua di Papa Francesco, ormai alle porte, sta lentamente prendendo forma. Se inizialmente il programma delle celebrazioni pasquali sembrava incerto a causa delle condizioni fisiche del Papa, ora la situazione è in via di definizione. Il recupero fisico di Francesco è evidente, con una voce meno esitante rispetto a quanto ascoltato alla Domenica delle Palme, segno che la sua presenza al Vaticano durante la Pasqua di Resurrezione è più che probabile.
“Il suo recupero fisico è evidente, persino la voce che si era ascoltata al termine della domenica delle Palme è meno esitante e flebile”, si legge in una nota vaticana. Questo segnale positivo lascia ben sperare che Bergoglio, al termine della Messa di Pasqua, possa impartire la tradizionale benedizione Urbi et Orbi, destinata ai cattolici di tutto il mondo. Tuttavia, nonostante la Messa pasquale possa essere celebrata anche da un cardinale di curia, la benedizione dalla Loggia di San Pietro è un compito esclusivo del Papa. La formula tradizionale della benedizione è lunga e potrebbe essere accorciata per facilitare il Pontefice, ma su questo punto non sono ancora giunte conferme ufficiali dal Vaticano.
Nel frattempo, la Santa Sede ha dovuto affrontare alcune difficoltà nella pianificazione delle celebrazioni, e il cosiddetto “piano B”, che prevedeva la delega per la benedizione Urbi et Orbi al Decano del collegio cardinalizio Giovanni Battista Re, è stato messo da parte. La messa in Coena Domini, ad esempio, è stata delegata dal Papa al cardinale Calcagno, mentre il rito della Passione è stato affidato al cardinale Gugerotti. La Via Crucis, scritta dallo stesso Papa, rimane, invece, sotto la gestione del cardinale vicario di Roma, Angelo De Donatis. Questo cambiamento di piani è il segno del buon stato di salute di Papa Francesco, che ha fatto dei piccoli progressi, ma la sua condizione fisica continua a dettare le scelte.
Tuttavia, alcune certezze restano in sospeso, come la messa del Giovedì Santo, che prevede il tradizionale rito della lavanda dei piedi a dodici persone. Sebbene non sia stata prevista nel calendario ufficiale delle celebrazioni pontificie, si spera che Papa Francesco decida, come negli anni passati, di celebrare il rito in luoghi simbolici come le carceri o le strutture di accoglienza. Nonostante le preoccupazioni mediche riguardo alla necessità di evitare affollamenti per limitare i rischi sanitari, la convalescenza del Papa prosegue senza segnali di arresto.
“Francesco è imprevedibile e così ormai nessuno esclude a priori che giovedì pomeriggio voglia dare ordine di celebrare nella sua cappellina interna, riservando il rito a pochi testimoni”, ha dichiarato un funzionario vaticano. Il Papa, infatti, ha continuato a sorprendere con la sua attività e presenza, a volte improvvisa, anche dopo il lungo periodo di degenza.
Per la Pasqua, si prevede che il vice presidente degli Stati Uniti, J.D. Vance, sarà presente sulla piazza di San Pietro, nel settore riservato ai vip. Una presenza che testimonia l’importanza dell’evento e l’attenzione internazionale sulla figura di Papa Francesco, ancora protagonista di un recupero che, seppur lento, si sta rivelando determinante per la celebrazione di uno degli eventi più significativi per la Chiesa cattolica.