
Polveri del deserto, a Roma Pm10 fuori limite. Malagrotta «meglio» di Villa Ada: ecco dove l’aria è più inquinata

Il Comune firma un nuovo provvedimento contro l’inquinamento dell’aria: «I fragili evitino esposizioni prolungate». Tutte le 13 centraline fuori limite.
Nuovi provvedimenti del Comune contro l’inquinamento dell’aria in città, aggravato dalle polveri sahariane trasportate dall’ultimo anticiclone africano e dagli incendi agevolati dal caldo intenso. Le ultime rilevazioni dell’Arpa sui livelli di concentrazione di Pm10 hanno fatto registrare, venerdì 21 giugno, valori fuori limite in tutte le centraline e così ecco la nuova determinazione dirigenziale del Comune, firmata oggi sabato 22 giugno, che raccomanda cautela, soprattutto alla popolazione fragile.
I dati
Il limite di polveri sottili Pm10 inalabili (per la normativa 50 microgrammi per metro cubo) è stato superato in tutte le 13 centraline distribuite in città. Un’escalation che comincia da Malagrotta (55) e continua a Castel di Guido (57), Villa Ada (67), Fermi (69), Cinecittà (70), Bufalotta e Cipro (71), Magna Grecia (72), corso Francia (73), largo Preneste(75), Arenula (76), Tenuta del Cavaliere (78) e infine Tiburtina (87). Per i prossimi giorni, scrive il Comune nel suo provvedimento, le proiezioni modellistiche «indicano su Roma una condizione priva di criticità relativa al contributo emissivo da fonti antropiche» ovvero prodotto di attività umane come traffico o attività industriali. Il problema, però, resta il «contributo di polveri desertiche: è stato constatato un intenso fenomeno di trasporto dimateriale particolato a lunga distanza che sta interessando tutto il territorio della città di Roma».
I rischi per i fragili
Come spiegano gli esperti, i danni alla salute per chi respira questo genere di inquinanti non vanno sottovalutati e il Comune infatti li ribadisce scrivendo che si possono manifestare «effetti sanitari sia cronici sia acuti soprattutto a carico dell’apparato respiratorio e cardio-circolatorio». Vengono dunque rinnovate le raccomandazioni che ormai i romani conoscono bene, visto che ciclicamente anche a causa di condizioni meteorologiche estreme il Comune è costretto a correre ai ripari: il consiglio è allora quello di limitare l’uso delle auto e contribuire alla riduzione dei veicoli circolanti e, per quanto riguarda i soggetti fragili, soprattutto bambini, anziani, donne in gravidanza e persone con patologie, di limitare l’esposizione prolungata all’aria aperta.