
Pil in crescita nel 2025, fondi in Manovra per il taglio del cuneo e Irpef

Nel 2025, l’economia italiana promette una crescita superiore alle aspettative, spianando la strada per una manovra finanziaria ambiziosa. Il governo, guidato dal Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, prevede di confermare alcuni dei provvedimenti già discussi nel 2024, tra cui il taglio del cuneo contributivo per i redditi fino a 35 mila euro e una riduzione di quattro punti dell’aliquota Irpef per i lavoratori. Si tratta di misure centrali nel programma fiscale, volte a sostenere la ripresa economica e ridurre la pressione fiscale sui cittadini.
Le stime del Pil per l’anno in corso e il prossimo sono incoraggianti: una crescita del 1,2% per il 2024, che potrebbe proseguire nel 2025 con tassi ancora migliori. Questi numeri, uniti a una progressiva riduzione del debito pubblico, potrebbero facilitare la strada del governo nella definizione del Piano di Stabilità, da inviare a Bruxelles entro la metà di settembre. L’obiettivo è mantenere sotto controllo i conti pubblici senza rinunciare a misure di sostegno per imprese e lavoratori, in particolare attraverso il taglio delle tasse e l’incremento delle risorse per la previdenza sociale.
Uno dei punti salienti della prossima manovra sarà proprio l’intervento sul cuneo fiscale, che permetterà di ridurre il carico contributivo per i lavoratori a basso reddito. Secondo il ministro Giorgetti, questa misura avrà un impatto positivo diretto sulla crescita, stimolando i consumi e aumentando il potere d’acquisto delle famiglie. Inoltre, il governo prevede di abbassare l’Irpef per i redditi medi, un intervento che alleggerirà il peso fiscale di circa 14 miliardi di euro.
Nel quadro di un debito pubblico che dovrebbe stabilizzarsi sotto il 140% del Pil, le nuove misure di bilancio sono state progettate con un occhio di riguardo alla sostenibilità fiscale. Infatti, se da un lato si punta a una crescita più sostenuta, dall’altro si cerca di mantenere sotto controllo la spesa pubblica, evitando che il debito cresca ulteriormente.
Tuttavia, rimangono alcune incertezze legate al contesto internazionale e alla possibile instabilità dei mercati finanziari. Le tensioni geopolitiche e il rallentamento dell’economia globale potrebbero influenzare negativamente la crescita prevista. Giorgetti ha comunque ribadito che il governo continuerà a lavorare per trovare soluzioni a breve termine e garantire una ripresa duratura, cercando di coniugare crescita economica e solidità dei conti pubblici.
In conclusione, la manovra 2025 si preannuncia come un pacchetto di interventi mirato a stimolare l’economia, sostenere le famiglie e migliorare la competitività delle imprese, in linea con gli impegni europei. Il cammino, tuttavia, è ancora lungo e richiederà un attento equilibrio tra le misure di sostegno e il rispetto degli obiettivi di riduzione del debito.