
Picchiava da mesi la convivente, arrestato 45enne nigeriano

Un grido d’aiuto spezza il silenzio della violenza domestica a Roma. Una donna romana di 40 anni ha trovato il coraggio di comporre il numero di emergenza 112, riuscendo a pronunciare una frase disperata: «Aiutatemi, mi ammazza». Il terrore, tuttavia, l’ha sopraffatta, spingendola a interrompere la chiamata, temendo le ritorsioni del suo aguzzino.
La richiesta d’aiuto non è caduta nel vuoto. La polizia, ricevuta la segnalazione, ha immediatamente avviato le indagini risalendo al numero di telefono e quindi all’intestataria dell’utenza. In una manciata di minuti, gli agenti del distretto Fidene Serpentara hanno localizzato l’appartamento in via Comunanza, nella zona di Colle Salario.
Alla porta hanno trovato l’uomo, un cittadino nigeriano di 45 anni, che ha tentato di negare l’emergenza. «Qui non ci sono emergenze, non siamo stati noi a chiamare», ha dichiarato agli agenti. Ma la presenza della donna, affacciatasi per un istante, e un suo impercettibile segnale di allarme non sono sfuggiti all’occhio vigile dei poliziotti.
Nonostante i tentativi di dissuasione da parte dell’uomo, gli agenti sono riusciti a entrare nell’abitazione. Con una scusa, hanno ottenuto un colloquio privato con la vittima. Superata l’iniziale reticenza, la donna ha finalmente trovato la forza di raccontare un lungo e doloroso calvario. «Da mesi – ha confidato agli agenti – subisco aggressioni verbali e fisiche, come quella di stasera. Ho approfittato di un suo momento di distrazione per andare in bagno e chiamare aiuto, ma poi ho avuto paura che, vedendo le forze dell’ordine in casa, mi avrebbe picchiata ancora. Per paura, ho riattaccato il telefono».
Il racconto dettagliato della vittima ha immediatamente fatto scattare la procedura del Codice Rosa, il protocollo dedicato alla tutela e protezione delle persone che subiscono violenza e abuso.
Le indagini hanno ricostruito una relazione degenerata rapidamente in violenza. La coppia conviveva da circa un anno, ma ben presto il compagno aveva manifestato i primi segnali di aggressività. La donna ha rivelato di aver già sporto denuncia in passato, ma la situazione era tornata a farsi critica.
Un contributo cruciale alle indagini è arrivato dalle testimonianze dei vicini di casa, che hanno confermato le ripetute e frequenti aggressioni subite dalla donna. «Abbiamo capito che la donna era in difficoltà: da mesi abbiamo assistito all’escalation di violenza di cui era vittima, ma non sapevamo come aiutarla», hanno spiegato.
Gli agenti hanno quindi proceduto all’arresto dell’uomo con le accuse di aggressione e violenza domestica. Le manette sono scattate per il 45enne nigeriano, che è stato trasferito nel carcere di Regina Coeli. Per la donna, invece, è stato immediatamente attivato il percorso di protezione del Codice Rosa, offrendole il supporto necessario per affrontare questa difficile situazione.