
Piazza San Giovanni: riapertura e storia tra modernità e antiche radici

Oggi Piazza San Giovanni è stata ufficialmente riaperta al pubblico dopo un intenso intervento di restauro e riqualificazione. Questo spazio simbolico, noto anche per ospitare il concertone del Primo Maggio, è stato interessato da un importante progetto nell’ambito dei cantieri del Giubileo, insieme a piazza Pia, piazza Risorgimento e altri luoghi iconici della capitale. L’intervento precede l’apertura della Porta Santa da parte di Papa Francesco, domani, che sancirà l’inizio del Giubileo a livello globale.
Durante i lavori, a pochi centimetri sotto la superficie, sono riemersi resti archeologici di grande rilevanza: il Patriarchio, la prima sede del governo della diocesi di Roma. Costruito nel IV secolo, questo antico complesso fu donato alla Chiesa da Costantino, attraverso il matrimonio con Faustina, figlia dell’imperatore Massenzio. Fu qui che venne consacrata la prima basilica cristiana nel 313, dopo l’Editto di Milano. Questo centro divenne la residenza ufficiale dei Papi fino al trasferimento del Papato ad Avignone nel XIV secolo, quando il complesso cadde in declino e venne in parte demolito da Papa Sisto V. Tra le poche strutture sopravvissute, spiccano la Scala Santa e il Triclinio Leonino.
La riqualificazione della piazza unisce innovazione e tradizione. Il progetto ha previsto l’installazione di nuove fontane circolari, ispirate agli originali del IV secolo, oltre alla creazione di vasche di laminazione per gestire le acque piovane, evitando allagamenti. Marciapiedi rinnovati e aree verdi completeranno l’opera, offrendo una piazza funzionale e sostenibile. La restituzione di questo spazio alla città rappresenta non solo un tributo al suo passato glorioso, ma anche una visione per un futuro in cui storia e modernità convivono armoniosamente.