
Per il Ministro Pichetto Fratin serve una svolta sul nucleare

Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha annunciato una svolta importante per l’Italia in campo energetico. In un’intervista recente, Fratin ha delineato i piani per introdurre il nucleare di nuova generazione, con l’obiettivo di arrivare alla produzione entro il 2030. Secondo il ministro, il passaggio al nucleare comporterà notevoli vantaggi economici, tra cui un risparmio di circa 34 miliardi di euro l’anno, e rappresenta una soluzione fondamentale per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Fratin ha spiegato come l’energia nucleare sia vista come l’unica opzione per integrare le energie rinnovabili, garantendo un approvvigionamento costante e riducendo la dipendenza dai combustibili fossili. Il progetto prevede l’uso di reattori modulari avanzati, noti come Small Modular Reactors (SMR), che si distinguono per una maggiore sicurezza e una migliore sostenibilità rispetto ai reattori tradizionali. Questa tecnologia potrebbe generare 50 miliardi di euro di investimenti e creare fino a 117.000 posti di lavoro tra il 2030 e il 2050.
Uno degli ostacoli principali resta l’accettazione pubblica, soprattutto dopo il referendum del 2011 che ha respinto il ritorno al nucleare in Italia. Tuttavia, Fratin ritiene che l’urgenza di rispondere alla crisi energetica e di ridurre le emissioni possa invertire questa tendenza. Anche il presidente di Confindustria, Bonomi, sostiene la necessità di includere il nucleare nella strategia energetica del Paese, ribadendo che senza nucleare e gas non si potrà affrontare la transizione verde.
Nonostante le critiche, il governo prevede di portare avanti il progetto con determinazione, delineando un piano che prevede la presentazione di una legge entro l’anno per permettere l’avvio delle prime sperimentazioni nucleari.