Pensioni, il Governo Meloni punta a congelare lo scalino Fornero

18/08/2025

Il capitolo pensioni sarà uno dei più delicati della prossima manovra economica. Dal 2027 scatterà infatti un nuovo adeguamento automatico dell’età pensionabile alla speranza di vita, come previsto dalla legge Fornero. Significa tre mesi in più di lavoro: dai 67 anni attuali si passerebbe a 67 anni e 3 mesi per la pensione di vecchiaia, mentre i requisiti per quella anticipata salirebbero a 43 anni e un mese di contributi per gli uomini e 42 anni e un mese per le donne. Il governo ha però annunciato di voler bloccare l’aumento, con un rinvio di almeno due anni.

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha chiarito l’intenzione di sospendere l’automatismo, ma la misura avrebbe un costo tra i 300 milioni e 1 miliardo di euro. La Ragioneria generale dello Stato ha sottolineato che fermare il meccanismo avrebbe effetti sugli stessi assegni pensionistici: senza lo “scalino” del 2027, la pensione media dei lavoratori dipendenti scenderebbe dell’8,9%, mentre per gli autonomi del 7,9%. Il motivo è tecnico: il sistema si regge su due meccanismi paralleli, l’aumento dell’età pensionabile e l’adeguamento dei coefficienti di trasformazione, che incidono sull’importo finale dell’assegno. Bloccare solo uno dei due meccanismi significa dunque pensioni più basse.

Secondo i calcoli della Ragioneria, cancellare del tutto l’adeguamento automatico all’aspettativa di vita costerebbe entro il 2045 circa 300 miliardi di euro, pari a 15 punti di Pil, cifra destinata a raddoppiare entro il 2070. Dubbi arrivano anche sull’ipotesi, sostenuta dal sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, di permettere il pensionamento anticipato a 64 anni sommando previdenza pubblica e complementare: per i tecnici del Tesoro questa scelta “indebolirebbe la sostenibilità del sistema e ridurrebbe le grandezze di finanza pubblica”.

Ma mentre è aperto il dibattito sui criteri per l’età pensionabile, c’è una statistica interessante che riguarda invece la durata della vita lavorativa nei diversi Paesi d’Europa. Infatti, nonostante l’età pensionabile fissata a 67 anni – la più alta d’Europa insieme alla Grecia – l’Italia presenta una delle durate di vita lavorativa più basse: in media 32,8 anni, contro i 43,8 dell’Olanda, i 43 della Svezia e i 42,5 della Danimarca. La media Ue è di 37,2 anni e solo la Bulgaria fa peggio. Alla base ci sono carriere lavorative frammentate, lunghi periodi di precariato e numerosi canali di uscita anticipata. L’Inps, nel suo ultimo rapporto, segnala che l’età media effettiva di pensionamento in Italia è salita a 64 anni e 8 mesi, ancora bassa rispetto agli standard europei. Questo comporta un elevato livello di spesa pensionistica, aggravato dal fatto che il tasso di sostituzione (il rapporto tra pensione e ultimo stipendio) resta tra i più alti in Europa, circa 15 punti sopra la media Ue.

Secondo uno studio della Cna, la scarsa durata della vita lavorativa in Italia dipende anche dall’ingresso tardivo dei giovani nel mercato del lavoro: nel 2024 solo il 4,7% degli occupati aveva tra i 15 e i 24 anni, contro il 10,1% della Germania e il 9,1% della Francia. Il massiccio ricorso a contratti precari per gli under 24 peggiora ulteriormente il quadro. “È indispensabile invertire questa tendenza non solo per garantire la sostenibilità del sistema previdenziale, ma anche per evitare la crisi del nostro sistema produttivo, già in difficoltà per mancanza di ricambio generazionale”, sottolinea la Cna.

Ti è piaciuto l’articolo?

Condivilo su tutti i social e menziona RomaNews 24 – Le notizie da Roma in tempo reale

Potrebbero interessarti

Rallenta l’inflazione, il costo per la spesa sale del 2,3%

Rallenta l’inflazione, il costo per la spesa sale del 2,3%

L’Italia si conferma tra i Paesi europei con l’inflazione più bassa, ma anche tra quelli con la pressione fiscale più alta. L’Istat ha registrato a ottobre una «sensibile decelerazione» dei prezzi al consumo: -0,3% rispetto a settembre e +1,2% su base annua, contro l’1,6% del mese precedente. Nell’Eurozona, invece, il dato tendenziale è del +2,1%, […]

01/11/2025

E’ crisi dei chip in Europa: rischio fermo produzione auto

E’ crisi dei chip in Europa: rischio fermo produzione auto

L’industria automobilistica europea si trova sull’orlo di una crisi a causa della grave carenza di chip. L’Acea, l’associazione delle case automobilistiche che rappresenta i maggiori produttori del settore come BMW, Mercedes-Benz, Volkswagen e Renault, ha lanciato l’allarme, avvertendo che le linee di assemblaggio potrebbero fermarsi nei prossimi giorni. Secondo Acea, le forniture di chip stanno […]

30/10/2025

Manovra 2025, la Lega spinge per più risorse per infrastrutture e Piano Casa

Manovra 2025, la Lega spinge per più risorse per infrastrutture e Piano Casa

Due ore di confronto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per delineare la strategia sulla Legge di Bilancio 2025, convocato dal ministro e leader leghista Matteo Salvini. Al centro della discussione, le rassicurazioni sui fondi per le opere infrastrutturali, con particolare attenzione alle metropolitane di Roma, Milano e Napoli, e il piano per sbloccare […]

30/10/2025

Sanità, firmato il nuovo contratto 2022-2024: aumenti in busta paga

Sanità, firmato il nuovo contratto 2022-2024: aumenti in busta paga

Buone notizie per circa 600mila lavoratori del Servizio sanitario nazionale: a novembre arriveranno gli aumenti in busta paga, con incrementi medi di 172 euro mensili e arretrati tra i 900 e i 1.300 euro a seconda della qualifica. È quanto previsto dal nuovo contratto collettivo nazionale 2022-2024 per il personale non medico — infermieri, tecnici […]

29/10/2025

Firmato il contratto 2022-2024 per la Sanità: aumenti fino a 172 euro al mese

Firmato il contratto 2022-2024 per la Sanità: aumenti fino a 172 euro al mese

Per 581.000 professionisti non medici del Servizio sanitario nazionale — tra infermieri, ostetriche, operatori socio-sanitari, tecnici e personale amministrativo — è in arrivo un aumento medio lordo mensile di 172 euro. Domani sarà firmato definitivamente il contratto collettivo nazionale 2022-2024 del comparto Sanità, dopo il via libera della Corte dei Conti. Oltre all’aumento mensile, i […]

26/10/2025

Aumenti in busta paga per 3 milioni di statali: meno Irpef e premi detassati

Aumenti in busta paga per 3 milioni di statali: meno Irpef e premi detassati

Buone notizie per oltre 3 milioni di dipendenti pubblici: la manovra economica 2025 porta con sé un duplice beneficio in busta paga. Oltre agli aumenti previsti dai nuovi contratti collettivi, gli statali potranno contare anche su un taglio dell’Irpef e sulla detassazione del salario accessorio, misure che insieme garantiranno fino a 56 euro mensili aggiuntivi, […]

26/10/2025

Lazio prima regione per crescita imprenditoriale. Il traino di Roma

Lazio prima regione per crescita imprenditoriale. Il traino di Roma

Il Lazio si conferma la prima regione italiana per crescita imprenditoriale. A dirlo è il nuovo report Movimprese relativo al terzo trimestre del 2025, diffuso dalla Camera di Commercio di Roma. Secondo i dati, nel periodo luglio-settembre le iscrizioni di nuove aziende sono state 6.737, a fronte di 3.817 cessazioni, con un saldo positivo di […]

24/10/2025

Manovra 2026: taglio dell’Irpef e premi detassati

Manovra 2026: taglio dell’Irpef e premi detassati

La legge di Bilancio 2026 punta a rafforzare il potere d’acquisto dei lavoratori con un mix di misure fiscali e incentivi alla contrattazione. In totale, saranno circa 17 milioni i beneficiari degli interventi previsti: 3,3 milioni nel settore privato grazie alla detassazione degli aumenti contrattuali e 13,6 milioni di contribuenti che usufruiranno del taglio dell’Irpef, […]

23/10/2025

Manovra, tensioni nel Governo tra Forza Italia e Lega su affitti brevi e banche

Manovra, tensioni nel Governo tra Forza Italia e Lega su affitti brevi e banche

«Diffidare dalle bozze», ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti invitando alla calma dopo le prime indiscrezioni sulla manovra 2025, ma l’appello non è bastato a placare le tensioni interne alla maggioranza. La lettura dei testi preliminari ha acceso i riflettori su due fronti caldissimi: da una parte Forza Italia, pronta a dare battaglia sull’aumento […]

22/10/2025