
Ostia, madre gelosa tenta di darsi fuoco: arrestata per stalking
Era gelosa, ostile, insofferente verso la relazione del figlio. Una guerra privata durata cinque anni, fatta di pedinamenti, minacce e intimidazioni, che si è conclusa nel modo più drammatico: con una donna di 60 anni, di origini egiziane, cosparsa di alcol e acido muriatico sotto casa della ragazza, pronta a darsi fuoco. Un passante ha evitato il peggio mentre la donna già impugnava l’accendino, paralizzata da uno stato di agitazione incontrollabile.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, tutto nasce dalla gelosia morbosa della 60enne, contraria alla relazione del figlio con una giovane italiana. Un’opposizione che negli anni si è trasformata in un’ossessione violenta, tanto che il padre della ragazza perseguitata, dopo ripetuti episodi, ha deciso di sporgere denuncia. «Non potevamo più vivere così, la seguiva ovunque», ha raccontato agli agenti.
Lunedì pomeriggio la situazione è degenerata. La donna si è presentata sotto l’abitazione della giovane portando nella borsa due flaconi di acido muriatico e uno di alcol. Prima si è cosparsa di liquido infiammabile, poi ha preso un accendino e ha tentato di attivarlo. Un uomo che passava in quel momento, intuendo il pericolo, è intervenuto bloccando l’azione e salvando la donna e chiunque si trovasse nelle vicinanze. Sul posto sono arrivati rapidamente gli agenti del commissariato di Ostia e un’ambulanza del 118.
Affidata ai sanitari, la 60enne è stata trasportata in codice rosso psichiatrico all’ospedale Grassi, dove i medici hanno riscontrato un forte stato emotivo alterato e disposto il ricovero. È stata formalmente arrestata per stalking e, una volta dimessa, verrà trasferita in carcere a Rebibbia.
La borsa è stata sequestrata: al suo interno, oltre ai liquidi infiammabili, gli investigatori hanno trovato diversi accendini. Un dettaglio che rafforza il sospetto che l’obiettivo potesse essere anche un’aggressione nei confronti della giovane, non solo un gesto autolesionistico.
Il padre della vittima ha ricostruito agli agenti un lungo elenco di episodi: inseguimenti, appostamenti sotto casa, minacce verbali, pressioni costanti affinché la ragazza lasciasse il figlio della 60enne. Un crescendo culminato con la scena di lunedì.
Nelle prossime ore sarà ascoltato anche il ragazzo, che, secondo quanto emerso, era consapevole dell’escalation di comportamenti violenti della madre. Le indagini proseguono per chiarire ogni passaggio di una vicenda che, solo per caso, non si è trasformata in tragedia.