
Maratona di preghiera: il mondo si unisce per il Papa Francesco

Papa Francesco continua la sua lotta contro la malattia e la comunità cristiana risponde con un’ondata di preghiera. “L’ha sempre detto dall’inizio del suo pontificato: pregate per me”, ricordano i fedeli radunati in veglia per lui. Da Piazza San Pietro alle diocesi di tutto il mondo, la Chiesa si è unita in una maratona di fede, chiedendo forza per il Pontefice e sostegno per chi lo assiste. Il primo momento di preghiera ufficiale si è svolto ieri sera alle 21, con la recita del rosario guidata dal cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin. Molti fedeli, venuti a Roma per il Giubileo, si sono fermati per unirsi a questa iniziativa. “Per stargli vicino spiritualmente, è l’unica maniera per farlo. Non possiamo andare in ospedale”, hanno raccontato alcune partecipanti alla veglia.
La Conferenza Episcopale Italiana ha annunciato che questa sarà solo la prima di molte celebrazioni dedicate al Papa. In Piazza San Pietro, il rosario si reciterà ogni sera alle 21, mentre nella Cappella San Giovanni Paolo II dell’ospedale Gemelli si sono già svolte ore di adorazione e messe per il Pontefice. “Da questa sera vogliamo unirci anche noi pubblicamente a questa preghiera, qui nella sua casa”, ha dichiarato il cardinale Parolin, affidando Francesco alla protezione della Vergine Maria. In tutta Italia e oltre, le comunità cattoliche si mobilitano per la sua guarigione: ieri sera il Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, ha presieduto una recita del rosario nella Basilica di San Marco, invitando i fedeli a unirsi spiritualmente.
L’iniziativa di preghiera si è già diffusa ben oltre i confini italiani. Da Termoli a Siena, fino all’Irlanda, il mondo cattolico risponde con veglie e celebrazioni in segno di vicinanza al Papa. “È il momento della spiritualità, la chiamata alla preghiera è senza confini”, ha sottolineato la CEI, che ha avviato questa catena di fede domenica scorsa con un rosario guidato dal cardinale Matteo Zuppi a Bologna. Il mondo si stringe attorno a Francesco, nella speranza che possa presto riprendersi.