
Malaria o influenza? L’assenza prolungata di Dia diventa un giallo

La situazione di Boulaye Dia, attaccante attualmente fermo per problemi di salute, continua a destare preoccupazione e incertezza. Il giocatore, rimasto a Dakar dopo gli impegni con la nazionale senegalese, è stato sottoposto a una serie di esami medici per accertare le sue condizioni. Si parla di malaria in forma lieve, ma finora mancano conferme ufficiali. Il rientro in Italia è stato posticipato, lasciando la Lazio e il suo staff medico in attesa di sviluppi.
Secondo le prime ricostruzioni, i sintomi manifestati dal giocatore potrebbero anche essere riconducibili a una forte influenza, più che alla malaria. Tuttavia, i tempi di incubazione della malattia e le informazioni frammentarie alimentano dubbi sul reale stato di salute dell’attaccante. La Lazio, tramite il responsabile medico Fabiani, ha fatto pressione per riportare Dia a Roma al più presto e sottoporlo a ulteriori accertamenti, ma il viaggio non è ancora stato organizzato.
La preoccupazione è palpabile: Dia rappresenta una pedina fondamentale per l’attacco biancoceleste, e il rischio di una lunga assenza potrebbe pesare sul rendimento della squadra, già impegnata in un calendario fitto di appuntamenti. Al momento, non è chiaro se il giocatore potrà tornare in campo entro il weekend, con il club che spera in una pronta ripresa. Intanto, anche lo staff della nazionale senegalese sta monitorando la situazione, assicurando che il giocatore è seguito in maniera scrupolosa.
L’episodio evidenzia la delicatezza delle trasferte internazionali, specialmente in contesti sanitari complessi come quelli dell’Africa subsahariana, dove il rischio di contrarre malattie infettive è elevato. Per ora, il caso di Dia resta un mistero, alimentato da un flusso di informazioni non sempre chiaro e dall’incertezza sui tempi di recupero. La Lazio, però, non molla: il club vuole avere risposte certe, confidando nel rientro di Dia per affrontare le prossime sfide con più serenità.