
Lotito denuncia all’Uefa la discriminazione subita dai tifosi laziali

Dopo la partita di coppa contro il Ludogorets, per la quale la Lazio si sente defraudata per la mancata concessione di un calcio di rigore che era sembrato evidente a tutti, tranne che al direttore di gara, si infiamma la polemica con le autorità olandesi sul caso-Ajax. E il presidente Lotito ha chiamato in causa l’Uefa, perchè intervenga a riguardo.
La prossima sfida di Europa League tra Lazio e Ajax si è trasformata infatti in un caso diplomatico dopo che le autorità di Amsterdam hanno vietato la trasferta ai tifosi biancocelesti per presunti “rischi antisemiti”. La decisione, firmata dal sindaco di Amsterdam, dal capo della polizia e dal procuratore capo, ha scatenato la dura reazione del club capitolino.
La Lazio, in un lungo comunicato notificato anche al presidente dell’Uefa Aleksander Ceferin, ha definito la decisione “discriminatoria e offensiva”, sottolineando come lederebbe l’immagine del club e dei suoi tifosi. La società presieduta da Claudio Lotito ha ricordato il suo impegno nella lotta al razzismo e all’antisemitismo, evidenziando la presenza di figure di rilievo, come il presidente della Fondazione Museo della Shoah di Roma e membri della Commissione Europea contro il razzismo, nei suoi organi direttivi.
Il club ha inoltre contestato le accuse di comportamenti intollerabili da parte della tifoseria, denunciando come, al contrario, durante la recente trasferta a Twente i propri calciatori e sostenitori siano stati vittime di discriminazione e di trattamenti lesivi della loro libertà. La Lazio ha richiesto il rimborso delle spese sostenute dai circa 3.000 tifosi che avevano già prenotato voli e hotel, minacciando azioni legali in assenza di risposte soddisfacenti entro cinque giorni.
La società ha concluso ribadendo la volontà di evitare incidenti, chiedendo però garanzie per i sostenitori che decidessero comunque di recarsi ad Amsterdam. La vicenda rischia di avere riflessi anche sulla competizione europea, mettendo in discussione lo spirito inclusivo che dovrebbe caratterizzare eventi di questa portata.