
Lazio: operazione per Sarri, manovre di mercato per il Taty
Le urla che hanno squarciato lo spogliatoio di Udine risuonano ancora come un monito per l’intero ambiente biancoceleste. Maurizio Sarri, visibilmente provato da una gestione arbitrale ritenuta penalizzante, ha scelto la via del silenzio stampa per evitare ripercussioni disciplinari definitive. «È meglio che non parli più, altrimenti mi squalificano a vita», è stato il tuono del tecnico dopo l’ultima gara, a testimonianza di un fegato che sembra ormai messo a dura prova da mesi di lavoro complicato, un mercato estivo bloccato e un’infermeria che non accenna a svuotarsi.
In questo clima di estrema frustrazione, il tecnico toscano deve affrontare anche un delicato impegno personale. Nella giornata odierna, Sarri si sottoporrà a un intervento chirurgico programmato da tempo, una procedura che lo terrà lontano dal centro sportivo di Formello per almeno quarantotto ore. La guida degli allenamenti è stata affidata al vice Ianni, ma il Comandante ha già giurato che non mancherà all’appuntamento più atteso: la sfida contro il suo ex Napoli prevista per il 4 gennaio. Una presenza che sa di sfida, in un momento in cui la Lazio sembra aver smarrito la via del gol ma non la solidità difensiva del suo 4-3-3.
Il vero nodo critico della formazione capitolina risiede attualmente nella produzione offensiva. Con appena tre reti segnate nelle ultime cinque giornate, la squadra palesa una sterilità preoccupante. Se la difesa rimane un muro quasi invalicabile con i suoi dodici gol subiti complessivi, l’attacco soffre l’isolamento della punta centrale e una cronica mancanza di qualità negli ultimi sedici metri. A Udine, l’esclusione dai titolari di Taty Castellanos in favore di Noslin ha lanciato un segnale forte: il feeling tra l’argentino e Sarri non è mai decollato del tutto. I numeri sono impietosi e descrivono una difficoltà oggettiva: in 46 presenze agli ordini del Comandante infatti l’attaccante ha segnato appena 4 gol. Uno ogni 550 minuti. Una media che stona con le ambizioni di una squadra che punta all’Europa.
Proprio la situazione di Castellanos potrebbe animare le prossime settimane di calciomercato. Nonostante le smentite ufficiali su offerte concrete, il club brasiliano del Flamengo e alcune compagini inglesi, come il West Ham e il Leeds, stanno monitorando con attenzione il profilo dell’attaccante. La dirigenza biancoceleste non vorrebbe privarsi del giocatore prima della stagione estiva, ma di fronte a una proposta economica vicina ai 25 milioni di euro la posizione della società potrebbe cambiare radicalmente. Il sogno di Sarri per sostituirlo resta Raspadori, sebbene il giocatore sia segnalato vicinissimo ai cugini della Roma, lasciando aperte piste alternative come quella che porta a Lucca o a profili giovani come Brescianini e Maldini.
Mentre il direttore sportivo Fabiani valuta i nomi per rinforzare la fascia e il centrocampo — con Insigne, Samardzic e Loftus-Cheek sempre nei pensieri del tecnico — la Lazio deve fare i conti con le uscite. Il futuro di Nuno Tavares appare legato alle sirene arabe dell’Al-Ittihad, mentre per la porta si valuta il futuro di Mandas. In questo scenario di incertezza e ricostruzione, il ritorno in panchina di Sarri contro il Napoli rappresenterà il primo vero banco di prova per capire se la Lazio potrà ancora ambire a quel miracolo sportivo che il suo allenatore insegue con un animo che, seppur pio, resta pronto alla battaglia.