
Lazio, frenata all’Olimpico: Sarri tra rammarico, mercato e ironia
La Lazio non va oltre lo 0-0 contro la Cremonese allo Stadio Olimpico, al termine di una gara povera di occasioni e segnata più dalla tensione che dalla qualità. Un pareggio che lascia entrambe le squadre con l’amaro in bocca: i biancocelesti salgono a 23 punti, i lombardi a 21, restando in piena bagarre di classifica.
La partita si apre subito con un brivido per la difesa laziale. Dopo appena cinque minuti Bonazzoli prova la giocata spettacolare, tentando un tiro da centrocampo che non inquadra lo specchio della porta ma dà il segnale di una Cremonese tutt’altro che rinunciataria. La Lazio fatica a trovare ritmo e i lombardi tornano a rendersi pericolosi ancora con Bonazzoli, mentre alla mezz’ora è Castellanos a impegnare Audero, bravo a respingere. Poco prima dell’intervallo Pellegrini tenta di sorprendere il portiere direttamente da calcio d’angolo, ma il primo tempo si chiude sullo 0-0 senza grandi sussulti.
La ripresa non cambia volto alla gara. Castellanos ha subito una buona occasione di testa, ma appoggia debolmente tra le braccia di Audero. Dall’altra parte è Vardy a sprecare la chance più nitida per sbloccare il risultato, mandando alto di testa su un ottimo cross di Bonazzoli. La Lazio cresce solo a sprazzi e al 70’ scoppiano le proteste di Maurizio Maurizio Sarri per un contatto in area di Terracciano, che trattiene Noslin e tocca il pallone con il braccio: né l’arbitro né il Var ravvisano però gli estremi per il rigore.
Nel finale Marusic prova la soluzione dalla distanza, ma Audero controlla senza problemi. Guendouzi rimedia un’ammonizione evitabile che gli costerà la squalifica, essendo diffidato. In pieno recupero Ceccherini viene espulso per un fallo su Cancellieri lanciato a rete appena fuori area. Dalla punizione che ne scaturisce, Cataldi non trova però la porta e il match si chiude a reti inviolate.
Nel post partita Sarri ha parlato anche del proprio futuro sulla panchina laziale: “È un augurio che mi faccio. Mi farebbe un piacere immenso proseguire qui a lungo, ma poi bisognerà valutare tutte le situazioni”. Sul mercato, con la società ancora in attesa di capire se potrà operare liberamente o solo a saldo zero, il tecnico ha confermato il suo atteggiamento attendista: “Quest’anno sopporterò tutto, ho fatto una scelta e la manterrò fino alla fine. Per il mercato non dovete parlare con me, io non so nulla. Segnali dalla società? Sì, di fumo. Saranno gli indiani”, ha detto con ironia a DAZN.
Nonostante il premio di migliore in campo, Matteo Matteo Guendouzi non ha nascosto la delusione: “Non me ne frega un c… di essere il migliore in campo, mi interessava solo vincere la partita”. Il centrocampista ha poi analizzato la gara: “Abbiamo giocato male il primo tempo. È sempre difficile contro la Cremonese, che difende molto. I tifosi? Sono speciali, anche nei momenti più difficili come oggi. Vogliamo vincere sempre anche per loro”.
La serata è stata segnata anche da un episodio arbitrale singolare. Il direttore di gara Luca Pairetto ha fischiato un fuorigioco inesistente su una rimessa dal fondo di Provedel, interrompendo un colpo di testa di Castellanos. Resosi conto dell’errore, ha chiesto scusa e fatto riprendere il gioco con una palla a due, in applicazione del regolamento che esclude il fuorigioco su calcio di rinvio.
Uno 0-0 che fotografa il momento della Lazio: tanta fatica, poche certezze offensive e molte domande aperte, tra campo, mercato e futuro.