
L’atto di rinuncia del cardinale Becciu al Conclave del 7 maggio

Il cardinale Angelo Becciu ha deciso di rinunciare alla sua partecipazione al Conclave, previsto per il 7 maggio 2025, a seguito dello scandalo finanziario che lo ha coinvolto. Questo passo indietro del cardinale sardo segna un momento cruciale per la Chiesa, soprattutto alla luce delle riforme di Papa Francesco, non completamente portate a termine, che stanno per essere messe alla prova durante il conclave.
Becciu, condannato nel dicembre 2023 per peculato e abuso d’ufficio dalla corte vaticana, ha motivato la sua decisione con la necessità di obbedire alla volontà di Papa Francesco. Nonostante continui a proclamare la propria innocenza, il cardinale ha dichiarato che il suo passo indietro è stato compiuto per il bene della Chiesa e per garantire la serenità del Conclave, così da evitare ogni ombra di illegittimità sul processo elettorale.
La vicenda del cardinale Becciu è legata a una speculazione immobiliare che ha coinvolto la vendita di un palazzo da 200 milioni di euro a Londra tra il 2014 e il 2018. Le indagini hanno portato alla condanna di Becciu per il suo ruolo nella gestione dei fondi della Segreteria di Stato vaticana, ma il cardinale ha continuato a mantenere il suo titolo e, pur non potendo partecipare al Conclave come elettore, ha voluto ribadire di ritenere di avere il diritto di farlo. La sua decisione di ritirarsi volontariamente, tuttavia, elimina ogni possibile controversia legale.
Il numero dei cardinali elettori è stato ridotto a 133, con due porporati che non potranno partecipare al Conclave per motivi di salute. Di conseguenza, il quorum per l’elezione del nuovo Papa scende a 89, che corrisponde a due terzi dei votanti. Questo nuovo scenario, senza la presenza di Becciu, modificherà le dinamiche del Conclave, ma permetterà anche di affrontare la fase di transizione con maggiore chiarezza e serenità.
Nel frattempo, la Cappella Sistina è stata chiusa al pubblico, mentre le visite ai Giardini Vaticani sono sospese per garantire il corretto svolgimento delle operazioni di Conclave. La Basilica di Santa Maria Maggiore è diventata un polo di pellegrinaggio incessante per rendere omaggio a Papa Francesco, con oltre 70.000 fedeli che hanno già visitato la sua tomba. Le transenne e i filtraggi sono stati attivati per gestire il flusso di visitatori in vista del Giubileo.