
Kim Rossi Stuart porta al cinema la vita di Tommaso Maestrelli
Le Giornate Professionali di Cinema di Sorrento si aprono con una notizia che emoziona il mondo biancoceleste e gli appassionati di grande cinema: Kim Rossi Stuart dirigerà, interpreterà e scriverà un film dedicato alla vita di Tommaso Maestrelli, l’indimenticato tecnico della Lazio campione d’Italia nella stagione 1973/74. L’annuncio arriva direttamente da Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema, suscitando entusiasmo e curiosità per un progetto che intreccia storia sportiva, memoria partigiana e dramma umano.
Non è la prima volta che la figura di Maestrelli approda sullo schermo, ma questa sarà la prima grande opera di finzione interamente incentrata sulla sua vita. Nel gennaio 2024 Sky Sport aveva raccontato la Lazio del ’74 nella docuserie Grande e maledetta, mentre la storia personale del tecnico era stata approfondita nel documentario Maestro – Il calcio a colori di Tommaso Maestrelli, presentato alla Festa del Cinema di Roma dello stesso anno.
«Pensavo che l’interesse si fosse esaurito dopo Maestro, ma la vita di mio padre è un’avventura che difficilmente può sfuggire al cinema», spiega Massimo Maestrelli, figlio dell’allenatore, raggiunto per un commento dopo l’annuncio. Il suo racconto si apre a un flusso di ricordi che restituisce la complessità di un uomo che fu calciatore, soldato, prigioniero, partigiano e infine allenatore.
La parabola di Maestrelli padre sembra costruita per il cinema: durante la Seconda guerra mondiale venne catturato dai nazisti, deportato in Jugoslavia e riuscì a fuggire per unirsi alla Brigata Garibaldi, contribuendo alla liberazione di Belgrado. Poi il calcio, prima giocato e poi insegnato, fino alla leggendaria Lazio di Chinaglia, Wilson e Re Cecconi, che portò al tricolore con un gruppo ruvido, irripetibile.
Kim Rossi Stuart, romanista dichiarato ma affascinato dalla figura del tecnico, ha avviato un dialogo profondo con Massimo Maestrelli già dalla scorsa estate. «Da luglio ci sentiamo quasi ogni giorno per costruire questa storia», racconta. L’attore, che aveva già sfiorato il tema del calcio nel film Anche libero va bene e che con Brado ha confermato il suo interesse per i percorsi di formazione, sembra aver trovato nel personaggio di Maestrelli un nuovo territorio artistico.
«Somiglia molto a papà – dice Massimo – ha lo stesso ciuffo, gli occhi azzurri. Ha visto casa mia, che è quasi un museo, ma non si è ancora immerso nell’archivio: preferisce ascoltare i miei racconti».
Tommaso Maestrelli è scomparso il 2 dicembre 1976 per un tumore al fegato. Nel 2026 ricorrerà il cinquantesimo anniversario della sua morte: un’occasione simbolica affinché il film possa diventare non solo un omaggio, ma un ponte tra generazioni.
La sceneggiatura è in fase di completamento e la produzione dovrebbe partire nel 2026: un percorso ambizioso, quasi una corsa contro il tempo, ma che promette un ritratto intenso di una figura che ha lasciato un segno profondo nella storia della Lazio e del calcio italiano.
M.M.