
Ilaria Salis: Tajani in crisi, Salvini querelato dal padre e Meloni impotente davanti a Orban

Il caso Ilaria Salis tra accuse false, la Querela del Padre ai deputati del Carroccio e il G0verno sempre più in crisi a causa della sempre maggiore impopolarità della Lega.
Ilaria Salis, la 39enne milanese detenuta in Ungheria, è al centro di un caso che ha scatenato un vespaio di polemiche e accuse. L’ANSA ha intervistato Roberto Salis, il padre di Ilaria, che ha annunciato l’intenzione di querelare il leader della Lega, Matteo Salvini, per diffamazione. Secondo Salis, le dichiarazioni del politico riguardo al presunto assalto al chiosco della Lega a Monza hanno danneggiato la reputazione di sua figlia.
Ma non è finita qui: la famiglia Salis ha deciso di querelare anche Giuseppe Brindisi e Alessandro Sallusti, colpevoli, secondo loro, di un “ignobile attacco e imboscata” durante la trasmissione “Diario del giorno”.
Tuttoscuola, nel frattempo, ha smentito le dichiarazioni di Salvini sulla professione di Ilaria, sottolineando che non è una maestra di scuola elementare, bensì ha svolto supplenze brevi come docente di Lettere nella scuola media.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha annunciato un’informativa urgente in Parlamento sull’intera vicenda per l’8 febbraio. Nel frattempo, Tajani ha anche affrontato la questione dell’estradizione di Ilaria Salis, sottolineando che la richiesta non è stata ancora avanzata dagli avvocati della detenuta.
L’intervento del ministro è stato focalizzato sulla necessità di rispettare le regole che riguardano la dignità del detenuto, in particolare di chi è in attesa di giudizio.
Il caso ha suscitato anche reazioni tra i membri del governo italiano. Tajani ha richiamato Salvini sulla questione, criticando l’errore di trasformare una vicenda giudiziaria in una questione politica.
Il vicepremier ha risposto ribadendo la preoccupazione del governo per il rispetto dei diritti e sottolineando l’impegno nel far rispettare il diritto comunitario per la tutela dei cittadini italiani.