
Frodi informatiche, cresce il numero di imprese vittime di reati

Dal 2019 a giugno 2024, i reati contro le attività d’impresa a Roma sono aumentati del 14,5%. Questo incremento preoccupa gli imprenditori che, già alle prese con furti, rapine, estorsioni e truffe, si trovano ora a dover affrontare anche un preoccupante aumento dei reati informatici. Un recente studio di Confartigianato Roma mette in luce i numeri inquietanti di una situazione che sta compromettendo la sicurezza delle attività economiche nella Capitale.
Il mondo cyber sta diventando una vera e propria minaccia per le imprese romane. I reati informatici costituiscono oggi il 90% delle infrazioni in questa categoria, in gran parte dovute a truffe e frodi informatiche come il phishing e l’alterazione di sistemi informatici. Il restante 10% riguarda reati più gravi come accessi abusivi a sistemi informatici, danneggiamenti con dispositivi elettronici e diffusione di codici di accesso abusivi.
Nel primo semestre del 2024, i reati informatici sono aumentati del 13,0% nel Lazio e del 13,5% a Roma rispetto all’anno precedente. Una tendenza che, secondo i dati, si consolida a livello nazionale con un aumento del 45,5% negli ultimi quattro anni, mentre la crescita regionale e cittadina supera la media nazionale, con un aumento del 53,2% nel Lazio e a Roma.
Andrea Rotondo, presidente di Confartigianato Roma, sottolinea al quotidiano Il Messaggero l’importanza di aumentare l’attenzione su questi crimini. “Questi reati non solo compromettono la quotidianità delle imprese, ma minano anche i loro progetti e piani di sviluppo”. Rotondo evidenzia che spesso il peso di reati come la contraffazione viene sottovalutato, sebbene queste attività siano legate a fenomeni dannosi come lo sfruttamento del lavoro nero, l’alterazione della concorrenza, e i danni all’erario.
Per contrastare queste problematiche, Confartigianato Roma sta lavorando per supportare le imprese locali. “Stiamo sensibilizzando le nostre imprese e aiutandole a potenziare la sicurezza dei loro sistemi informatici, anche attraverso investimenti in tecnologie avanzate e personale qualificato”, ha aggiunto Rotondo. Tuttavia, l’associazione riconosce che questi sforzi devono essere complementari all’azione delle forze dell’ordine e al supporto sempre più attivo da parte degli enti locali.
La crescente incidenza di crimini contro le imprese richiede una risposta collettiva e coordinata tra autorità locali, forze dell’ordine, e organizzazioni private come Confartigianato. Solo un approccio integrato può arginare l’espansione di reati che danneggiano seriamente l’economia e la sicurezza degli imprenditori. Roma, infatti, sta affrontando un periodo difficile, in cui i criminali sfruttano tanto il mondo fisico quanto quello digitale per mettere a rischio la sicurezza delle attività commerciali.