
Finocchio, arrestata la madre del 20enne morto: era ricercata per furti e rapine

La donna deve scontare una pena di 17 anni ed 11 mesi di reclusione.
Prima la morte del figlio 20enne sotto un porticato, deceduto dopo essersi sparato un colpo di pistola alla nuca, poi l’arresto. Una giornata nera per una 39enni, nata nell’ex Jugoslavia, che dopo aver perso il giovane figlio si è vista mettere le manette ai polsi. Deve espiare una condanna di quasi 18 anni di carcere.
A smascherarla sono stati i carabinieri, intervenuti martedì mattina a Finocchio, dove era stato segnalato un colpo d’arma da fuoco. Avviate le indagini, un primo giallo era sorto a causa dell’arma utilizzata per fare fuoco, fatta prima sparire dai familiari del ragazzo e poi ritrovata dai carabinieri.
Ascoltati i familiari del giovane, al momento dell’identificazione della madre del ragazzo qualcosa non è tornato. La donna ha infatti mostrato ai militari un documento d’identità romeno, risultato falso. Accompagnata in caserma e sottoposta ai rilievi del caso, è poi emersa la vera identità della donna, conosciuta in tutta Italia con diversi alias. Risultata essere nata nel 1983 in uno dei paesi dell’allora Jugoslavia. La 39enne è infatti ricercata e deve espiare una pena di 17 anni ed 11 mesi di reclusione. La donna era stata giudicata colpevole dal tribunale di Roma di 21 furti e 3 rapine perpetrate tra il 2004 al 2019 in numerose città italiane. Ricercata da due anni, è stata quindi arrestata e condotta nella sezione femminile del carcere di Rebibbia.