
Fase cruciale per il progetto del nuovo stadio della Roma

Il progetto del nuovo stadio della Roma a Pietralata entra in una fase cruciale, con importanti sviluppi sia sul fronte della viabilità che su quello archeologico e legale. La società giallorossa ha recentemente depositato il nuovo piano viabilità, un documento frutto di un intenso lavoro di collaborazione con l’assessorato alla Mobilità e le varie società del Gruppo Fs. Questo piano, presentato in Campidoglio, fornisce una dettagliata analisi dei flussi di traffico, del sistema di parcheggi e dell’utilizzo dei trasporti pubblici, con un focus particolare sulla metro B Quintiliani, designata come principale punto di accesso per i tifosi, e sulla stazione Tiburtina, che svolgerà un ruolo chiave per chi arriva in treno, inclusi i collegamenti con l’aeroporto di Fiumicino.
Un elemento di rilievo è la conferma del ponte ciclopedonale di via Livorno, che smentisce le recenti informazioni diffuse dal II Municipio. Il piano prevede anche l’individuazione di parcheggi di scambio lungo le linee della metropolitana, una soluzione pensata per incentivare l’uso dei mezzi pubblici. Ora, il Campidoglio è chiamato a esaminare attentamente il piano, valutandone la sostenibilità trasportistica, un aspetto fondamentale per la prosecuzione del progetto.
Parallelamente, si avvicina la ripresa degli scavi archeologici, un passo importante verso la realizzazione dello stadio. Dopo una serie di ritardi dovuti al maltempo e alle autorizzazioni ambientali, la Roma prevede di riprendere i lavori entro la prima settimana di marzo. Gli scavi, condotti sotto la supervisione della Soprintendenza, mirano a raggiungere la “quota geologica”, per garantire l’assenza di reperti archeologici significativi.
Il progetto definitivo dello stadio ha una scadenza precisa: la Roma punta a consegnarlo entro il 21 giugno, con l’obiettivo di inaugurare l’impianto in tempo per la stagione del centenario (2027/2028). Cresce la suggestione che la data di consegna possa coincidere con il 21 aprile, il Natale di Roma.
Sul fronte legale, si susseguono le udienze e i ricorsi. Il Tar ha rinviato al 9 aprile la discussione sugli atti di rilascio delle aree, mentre un nucleo familiare ha rinunciato al ricorso. Il 24 marzo è prevista un’udienza presso il giudice civile, relativa al ricorso presentato dall’autoricambi. Infine, la recente piantumazione di arbusti da parte dei comitati no stadio ha generato una segnalazione agli uffici capitolini, con i vigili che chiedono di valutare l’area e interdire l’accesso per motivi di sicurezza, a causa della presenza di pozzi e inghiottitoi.