
Expo 2030, si punta sulla “metro C1” per raggiungere le Vele di Calatrava

Lo sfioccamento della linea C della Metropolitana consentirebbe il collegamento delle stazioni Torre Angela a Tor Vergata e alle Vele.
Expo 2030 potrebbe cambiare il volto della città, già a partire dai trasporti e dalla riqualificazione di opere abbandonate. Diventano sempre più concrete idee e ipotesi che l’amministrazione comunale ha delineato affinché Roma non sia impreparata ad accogliere turisti da ogni parte del mondo. Nei giorni scorsi, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha annunciato, durante lo svolgimento degli Stati Generali per la candidatura della Capitale a Expo 2030, la realizzazione di una grande centrale energetica green a Tor Vergata. Non solo, anche il recupero delle vele di Calatrava, una delle opere della ‘Roma incompiuta’.
“L’idea è di realizzare uno sfioccamento della linea C che collega Torre Angela, a Tor Vergata e alle Vele, fermo restando il tratto di tranvia che va da Anagnina a Tor Vergata. La tratta di tranvia Torre Angela-Tor Vergata, invece, sarebbe coperta dallo sfioccamento della Metro C”, ha detto Eugenio Patanè, assessore ai Trasporti del Comune di Roma che in un’intervista pubblicata sul blog Odissea Quotidiana.
Patanè ha anticipato i progetti in cantiere in vista dei prossimi appuntamenti che vedono la città al centro di importanti iniziative: “Quanto alla Metro C, l’obiettivo a breve termine è quello di aprire i cantieri della stazione Venezia entro la fine dell’anno, dopodiché dovremmo finire entro il 2030 la tratta T2 fino a Clodio. Quanto ai finanziamenti, abbiamo ottenuto complessivamente 2,8 miliardi (1,6 miliardi già stanziati e 1,2 miliardi in arrivo) per completare la tratta T2 della linea C e poi dovremmo avere fondi per il prolungamento della Metro A e per realizzare la prima tratta della Metro D”.
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