
Evade dai domiciliari e rapina un supermarket: arrestato, va in galera

Un 68enne ai domiciliari con braccialetto elettronico a Pietralata ha trasformato una normale uscita in supermercato in un episodio da cronaca nera. L’uomo, autorizzato dal giudice a uscire di casa per motivi di lavoro, ha tentato una rapina in pieno giorno, spintonando una cassiera e minacciando con un coltello gli addetti che avevano cercato di fermarlo.
Il fatto è avvenuto sabato pomeriggio. Dopo aver riempito i sacchi della spesa, l’uomo si è presentato alla cassa ma, invece di pagare, ha reagito con violenza. «Non volevo pagare», avrebbe poi ammesso agli agenti. Ha spintonato una dipendente per guadagnarsi la fuga e, quando altri addetti hanno tentato di bloccarlo, ha estratto un coltello facendo scappare tutti. Con la merce sottratta si è allontanato rapidamente, riuscendo inizialmente a far perdere le proprie tracce.
Numerose chiamate al 112 hanno allertato le volanti, che si sono messe subito sulle tracce del rapinatore. L’uomo è stato individuato poco dopo in un altro supermercato della zona, il Panorama, dove aveva cercato rifugio sdraiandosi in un corridoio. Ancora con il coltello in mano e i sacchi della spesa accanto, ha alzato le mani alla vista degli agenti armati, arrendendosi senza opporre resistenza.
Ad assistere alla scena la compagna, scoppiata in lacrime: «Ma ti rendi conto di quello che hai fatto? Ora sei rovinato. Hai due figli, te ne sei fregato anche di loro», ha gridato tra la disperazione e l’incredulità.
Il 68enne era già noto alle forze dell’ordine per furti e reati minori, pur senza fama di soggetto pericoloso. Portato in commissariato, ha tentato di giustificarsi spiegando di aver perso la testa: «Non so che mi ha detto la testa. Quando ho visto tutta quella gente che mi veniva addosso, ho estratto un coltello. Tutto si è svolto in pochi attimi».
Le giustificazioni, tuttavia, non hanno evitato l’arresto. L’uomo è stato accusato di rapina aggravata ed è stato trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove sconterà la pena in attesa del processo.