
Con la Dinamo Kiev basta un rigore di Dovbyk, ma è una Roma spenta

La Roma ha ottenuto il primo successo in Europa League superando la Dinamo Kiev su rigore, ma la prestazione non ha convinto. La squadra allenata da Juric ha faticato a imporsi contro una formazione ucraina modesta, confermando che la crisi non è ancora del tutto alle spalle. La vittoria, sebbene importante per il morale e per la classifica, non ha dissipato i dubbi sulla qualità del gioco espresso dai giallorossi, che sono apparsi opachi e poco creativi in diverse fasi della partita.
La gara si è risolta grazie a un rigore trasformato dal bomber Artem Dovbyk, ma la Roma ha creato poche occasioni per raddoppiare e, anzi, ha rischiato in alcuni frangenti di subire un pareggio che avrebbe avuto del clamoroso. La mancanza di fluidità nel gioco e le difficoltà nel creare opportunità offensive sono state evidenti, costringendo Juric a riflettere su come migliorare la condizione della squadra nelle prossime uscite.
La ripresa ha visto un leggero miglioramento, con l’ingresso di giocatori come Pellegrini e Dybala che hanno aumentato la qualità in campo. Tuttavia, nemmeno questi innesti sono riusciti a garantire quella solidità offensiva necessaria per chiudere la partita con tranquillità. Shomurodov ha avuto l’occasione per il raddoppio, ma ha fallito, lasciando la Roma vulnerabile fino all’ultimo.
Il tecnico giallorosso ha sottolineato sia gli aspetti positivi che quelli negativi della prestazione: “Certe cose sono state buone, altre meno. Manca ancora un po’ di sicurezza, ma abbiamo comunque portato a casa un risultato importante.” Juric ha anche difeso le scelte tattiche, spiegando che la squadra ha bisogno di tempo per assorbire i nuovi meccanismi di gioco e recuperare appieno la fiducia.
Nel frattempo, un evento curioso ha catturato l’attenzione dei presenti all’Olimpico: tra gli spettatori, infatti, c’era anche Luciano D’Adamo, il tifoso “smemorato” noto per aver dimenticato per anni di essere un sostenitore della Roma a causa di un incidente. Dopo 39 anni, grazie all’invito della società, Luciano è tornato a vedere la sua squadra del cuore, regalando un momento di gioia e commozione al pubblico.
Nonostante la vittoria, è chiaro che la Roma deve ancora lavorare molto per superare il momento difficile. All’orizzonte c’è la trasferta insidiosa in quel di Firenze, dove al Franchi è in programma il match domenica sera alle 20.45.