
Allerta massima a Roma per le festività: sicurezza rafforzata sulle sinagoghe
Il livello di allerta resta massimo e non conosce pause. In vista delle festività natalizie e del protrarsi di una situazione internazionale estremamente tesa, il Viminale ha disposto un rafforzamento generalizzato delle misure di sicurezza, con particolare attenzione a Roma. Sinagoghe, sedi diplomatiche israeliane e obiettivi considerati sensibili sono già da giorni sotto stretta sorveglianza, mentre è prevista prima di Natale la convocazione di un Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica per definire nel dettaglio i dispositivi da attuare durante le feste.
Il ministero dell’Interno, attraverso le sue strutture specialistiche, è impegnato in un’attività costante di analisi e prevenzione. Manifestazioni, eventi pubblici e iniziative politiche vengono monitorate con attenzione per prevenire il rischio di degenerazioni violente. In questo contesto si inserisce anche la circolare del Dipartimento di pubblica sicurezza, che ha diramato un alert in occasione delle elezioni dei rappresentanti dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, svoltesi nei giorni scorsi. Un innalzamento delle misure che, secondo quanto filtra dal Viminale, verrà mantenuto anche nelle prossime settimane.
A preoccupare le autorità è soprattutto il rischio di emulazione dopo l’attentato avvenuto a Bondi Beach, in Australia, durante le celebrazioni di Hanukkah. Un episodio che ha riacceso l’attenzione sul possibile collegamento tra il clima di forte critica verso Israele per l’operazione militare nella Striscia di Gaza e l’aumento di episodi di antisemitismo. I numeri parlano chiaro. Dal 7 ottobre 2023, secondo i dati dell’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori del Viminale, sono state registrate 733 segnalazioni di episodi di antisemitismo in Italia, 140 delle quali a Roma e 86 a Milano. Una crescita significativa rispetto al periodo precedente al conflitto, che ha spinto il ministero a intensificare i flussi informativi tra le diverse forze di polizia e a rafforzare la cooperazione con le comunità ebraiche e le istituzioni di riferimento.
Nella Capitale sono già stati potenziati i dispositivi di vigilanza nell’area della Sinagoga, del Ghetto e nei pressi dell’ambasciata israeliana. Controlli rafforzati sono attivi anche in altri luoghi riconducibili alla cultura ebraica, mentre in tutta Italia, soprattutto nei giorni delle festività, luoghi religiosi, culturali e di aggregazione saranno sorvegliati anche con l’impiego di personale in borghese. Le prefetture e le questure sono state sensibilizzate a intensificare le operazioni di controllo e vigilanza, in stretto raccordo con le agenzie di intelligence.
Nei prossimi giorni, il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza definirà le misure specifiche per il periodo natalizio. I dispositivi verranno incrementati in occasione di mercatini, villaggi a tema, processioni, veglie e concerti, non solo nelle grandi città ma in tutte le aree interessate da un forte afflusso di pubblico. Presidi rafforzati sono previsti anche nelle piazze dello shopping, nelle zone turistiche e nei principali snodi di trasporto come porti, aeroporti e stazioni.
Roma, in particolare, resta sotto osservazione speciale. Alla pressione legata alle festività si somma infatti l’afflusso di pellegrini e turisti per il Giubileo, con la chiusura della Porta Santa prevista il 6 gennaio. Già lo scorso anno era stato deciso di rafforzare quotidianamente i servizi di prevenzione con oltre 700 operatori delle forze dell’ordine. Il primo grande dispiegamento avvenne il 24 dicembre, con almeno duemila agenti schierati tra il centro storico e San Pietro. Anche quest’anno, oltre alla vigilanza antiterrorismo, l’attenzione sarà alta sulla prevenzione della vendita e dell’utilizzo di fuochi pirotecnici illegali a cavallo del Capodanno.
M.M.