
Al via “Come ‘na vorta”, il piano per il commercio storico

Regione Lazio e Comune di Roma uniscono le forze per tutelare e rilanciare il patrimonio commerciale e culturale della Capitale. Presentato ufficialmente il progetto “Come ‘na Vorta – Il Commercio com’era, come sarà”, un’iniziativa pensata per sostenere botteghe, mercati e attività su area pubblica di riconosciuta storicità. Il programma è finanziato per il 70% dalla Regione Lazio e per il restante 30% da Roma Capitale, per un totale di oltre 1,7 milioni di euro.
Alla presentazione hanno partecipato Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione e assessore allo Sviluppo economico, Monica Lucarelli, assessore capitolina alle Attività produttive, oltre ai rappresentanti delle principali associazioni di categoria come Camera di Commercio, Confcommercio, Cna e Confartigianato.
Il progetto, articolato su tre linee d’intervento, prevede azioni dirette per 189 botteghe storiche, 17 mercati rionali e 94 attività su suolo pubblico. I fondi serviranno a realizzare piattaforme digitali, eventi speciali e strumenti di promozione. Per le botteghe, sono previsti contributi per nuovi progetti, l’inserimento nei circuiti turistici e un portale dedicato. I mercati saranno animati da eventi tematici, mentre per le attività ambulanti si punta sullo sviluppo di banchi modello e servizi integrati.
Il cronoprogramma è già avviato: da aprile partono le fasi di progettazione, mentre per giugno è atteso un bando pubblico rivolto agli esercenti interessati. Le prime erogazioni e iniziative locali saranno attive nella seconda metà del 2024. A supporto del progetto, la Regione Lazio ha annunciato la pubblicazione di un nuovo bando da 2,8 milioni di euro entro maggio per la salvaguardia di botteghe e attività artistiche. Tra le novità, anche un censimento delle attività storiche nei comuni laziali, che potranno così accedere all’albo regionale e usufruire di contributi dedicati.
«Con “Come ‘na Vorta” vogliamo ridare slancio alle realtà che sono parte dell’identità autentica di Roma», ha dichiarato l’assessore Lucarelli. «Sostenere queste attività vuol dire preservare il valore sociale, culturale e artigianale dei nostri quartieri». Anche l’assessore Angelilli ha sottolineato l’importanza strategica dell’iniziativa, definendola «un passo concreto verso la valorizzazione dell’economia di prossimità e della memoria produttiva locale». Un progetto che guarda al passato per costruire un futuro più sostenibile e radicato nella tradizione romana.